
Ci sono ovvietà che tutti conoscono ma che è scandaloso mettere a nudo, stagliare tra le nebbie di ideologie vecchie e nuove. L'esempio più fresco e più stupido è quello del senatore di Fratelli d'Italia che martedì sera ha detto che ci sono delle madri rom che risultano sempre incinte per sfuggire all'arresto, e questo è vero, lo sanno tutti che è vero, lo sanno le forze dell'ordine, lo sanno i magistrati, lo sanno i giornalisti, lo sa una gran parte della famosa gente: e questo, le varie comari politiche che in queste ore stanno berciando, non potranno cambiarlo.
Le cose che si fatica a dire e scrivere stanno diventando tante: un Guardasigilli, poco tempo fa, ha banalmente detto che molti femminicidi sono opera di stranieri con culture che considerano la donna inferiore (ovvietà notoria anche questa) ma anche lì: putiferio, finte baruffe politiche, tentativo puerile di blandire un'opinione pubblica che si crede sia composta da idioti. Quanti altri esempi potremmo fare?
Il senatore Gianni Berrino (Commissione Giustizia, foto) martedì sera ha banalmente difeso una proposta di legge che rende facoltativo, e non più obbligatorio, il rinvio dell'esecuzione della pena per donne incinte o madri di figli minori di un anno, aggiungendo: «Non possono esistere casi di donne sottoposte a violenza e costrette a fare figli a scopo di lucro solo perché la gravidanza garantisce impunità Un bambino sta più sicuro in carcere che a casa con genitori che li concepiscono apposta per andare a delinquere». Berrino ha detto questo, e che è successo? Vari esponenti delle opposizioni si sono seduti davanti ai banchi del governo e hanno urlato «Vergogna», poi, senza far nomi, qualche solenne di parlamentari piddini «Raramente ho sentito parole più crudeli», «Per Berrino i bambini stanno bene in carcere», «È l'espressione brutale di una visione disumana», «È una visione maschilista della maternità», più una perla 5S originalissima: «È un pericoloso scivolamento verso una deriva autoritaria».
Ma a chi parla, il Pd? Che idea ha del Paese e di ciò che succede? È il senso comune quello che manca sistematicamente a quel progressismo che in Italia pare eternamente perdente: un senso comune che ormai sfugge anche a tanti giornalisti e che è sempre stato un alieno per cosiddetti intellettuali, scrittori, artisti e altri specialisti delle battaglie eternamente perdute; è una misura, quella che manca, del più banale e semplice buonsenso che ancora c'è in giro, delle opinioni varie e composite che alcune maggioranze di italiani addirittura pensanti (sì, pensanti) si sono costruite nel tempo anche perché no, non sono proprio tutti carne da social, non sono tutti e soltanto degli hater contrapposti tra loro, dei plauditori a comando, delle bandierine sensibili al primo refolo di vento.
Ora magari che dovremmo riproporre la solita casistica, fare un elenco di casi documentati di donne rom che hanno ottenuto il rinvio della galera perché erano sempre incinte; magari, ecco, citare il classico caso di Ana Zahirovic, borseggiatrice professionista con decine di condanne (148 reati, circa 30 anni di reclusione) la quale, nel gennaio scorso, risultava incinta dell'undicesimo figlio e che perciò ha beneficiato (di nuovo) delle misure di tutela previste. Ce n'è una famosa anche a Venezia (30 anni di galera anche per lei, ma libera e in giro a borseggiare col pancione) e ce ne sono a Milano, a Roma, ce ne sono dappertutto: a meno di credere che in Commissione giustizia s'inventino le cose, e che voi (voi lettori, voi teleutenti, voi cittadini di ogni colore politico) non abbiate la minima idea della realtà, non abitiate in questo mondo e in questo Paese, e crediate, davvero, che sia in atto «un pericoloso scivolamento verso una deriva autoritaria» anziché esserci un tentativo di intervenire per fermare una prassi che è schifosa per i bambini, per donne e per noi tutti.
Il governo ha proposto delle modifiche agli
articoli 146 e 147 per rendere facoltativo (e non automatico, non obbligatorio) il rinvio del carcere per quelle donne le quali, anziché prendersi un avvocato, preferiscono mettere al mondo dei poveri disgraziati. È tutto.