Infermiere killer nella Rsa assolto, sentenza ribaltata

L'imputato era stato condannato all'ergastolo per aver ucciso sette pazienti con i farmaci. Scarcerazione immediata

Infermiere killer nella Rsa assolto, sentenza ribaltata
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Sentenza ribaltata per l'infermiere Leopoldo Wick, 60 anni, che era stato condannato all'ergastolo per sette casi di omicidio premeditato e un tentato omicidio nella Rsa di Offida. Ieri i giudici della Corte d'Assise d'Appello di Ancona lo hanno assolto perché il fatto non sussiste, ordinandone l'immediata scarcerazione.

Dopo la lettura della sentenza l'imputato si è commosso, ha abbracciato i legali ed è salito sul cellulare della penitenziaria che lo ha riportato nella casa circondariale di Marino del Tronto, ad Ascoli, che ha poi lasciato in serata dopo aver espletate le formalità di rito. Ad attenderlo fuori dal cancello c'era la moglie. «È molto provato dalla detenzione e, complessivamente, dalla vicenda basata su accuse infondate così come finalmente i giudici hanno riconosciuto assolvendolo con formula piena», il commento dei suoi avvocati, Francesco Voltattorni e Tommaso Pietropaolo. In attesa delle motivazioni i difensori ipotizzano che per i giudici, non solo Wick non ha commesso gli omicidi, ma che - in base alla formula il fatto non sussiste - questi potrebbero non essere mai avvenuti. La Corte ha anche revocato i risarcimenti danni disposti in primo grado, condannando al pagamento delle spese processuali le parti civili.

Il 13 settembre il procurtore generale aveva chiesto la conferma del carcere a vita per Wick per tutti i casi contestati, compresi quelli per i quali era stato assolto in primo grado. Secondo la ricostruzione dell'accusa, ribadita in aula dal pg Roberto Rossi, tra il 2017 e il 2018 avrebbe ucciso sette degenti della rsa somministrando farmaci dosati per uccidere. A Wick erano stati contestati anche quattro tentativi di omicidio, per uno solo dei quali era stato riconosciuto responsabile. Accuse sempre respinte. Al primo processo l'infermiere ascolano era stato condannato alla massima pena.

La difesa aveva impugnato la sentenza e ieri la Corte d'Assise d'Appello di Ancona ha assolto l'imputato da tutte le accuse rimettendolo in libertà. Già nel dicembre del 2021 era stato scarcerato, ma poi la Procura aveva fatto ricorso e Wich era tornato in cella. Dove è rimasto fino a ieri.

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