Nel centrodestra i ponti di dialogo non si sono mai interrrotti per risolvere il primo inciampo della nuova legislatura. I contatti proseguono dopo il caso degli appunti di Silvio Berlusconi al Senato e la relativa replica di Giorgia Meloni. Gli alleati, al di là di qualche divergenza, sono però ben consapevoli delle sfide che attendono l'Italia e dunque concordano del tutto sulla necessità di partorire un esecutivo forte in tempi rapidi. Ecco perché proseguono le manovre per l'unità della coalizione.
Gasparri: "Troveremo un accordo"
A tal proposito si è espresso l'azzurro Maurizio Gasparri, assicurando che "c'è un dialogo continuo" seppur con qualche sfumatura. Il senatore di Forza Italia ha voluto derubricare la polemica, escludendo che quanto avvenuto al Senato durante l'elezione di Ignazio La Russa possa avere ripercussioni sulla scelta dei ministri: "Tutti in privato possiamo usare espressioni colorite. In queste settimane Berlusconi ha parlato con la Meloni più volte".
Sarebbe ovviamente importante presentarsi uniti in occasione delle consultazioni al Quirinale, per dare un segnale di compattezza e procedere spediti. La scelta finale spetterà ai tre leader del centrodestra. "La cosa migliore, a mio avviso, sarebbe dare prova di una maggioranza coesa tanto più in un passaggio così delicato", è l'auspicio di Gasparri. Secondo cui la coalizione riuscirà a serrare i ranghi nei tempi necessari: "È il calendario che impone un confronto fra le parti, un'operosa saggezza. Troveremo un accordo come sempre".
L'esponente di Forza Italia non la vede "così nera". E ha voluto chiarire a Il Messaggero le circostanze di giovedì scorso a Palazzo Madama: "Nessun blitz, Berlusconi anzi ha partecipato al voto per dare un segnale. Alla seconda votazione eravamo pronti a votare La Russa". Ha inoltre riferito che di recente Silvio Berlusconi "ha fatto aperture e passi di lato per l'unità del centrodestra" e dunque si aspettava un medesimo atteggiamento anche dall'altra parte: "Gli è dispiaciuto ricevere veti".
Fitto: "Risolveremo le divisioni"
Anche il meloniano Raffaele Fitto concorda sul fatto che alla fine il centrodestra troverà la quadra, anche perché non vede possibili altre maggioranze se non quella premiata dagli italiani domenica 25 settembre. Il deputato di Fratelli d'Italia ha fatto notare che "siamo nella fase di rodaggio" e si è detto certo sull'unità del centrodestra: "Alcune questioni saranno superate tranquillamente. Il governo partirà con responsabilità, qualità e competenza".
L'onorevole Fabio Rampelli non ha dubbi: il centrodestra si presenterà insieme dal presidente Sergio Mattarella nel giorno delle consultazioni, senza delegazioni separate. "Sono convinto che andremo insieme. Ce lo chiedono gli italiani che ci hanno votato. Il senso di responsabilità che ha prevalso negli alleati in stagioni diverse deve prevalere oggi alla luce della volontà popolare", ha dichiarato il deputato di FdI.
Lega: "Uniti al Colle"
Pure da parte della Lega filtra assoluto ottimismo. Già nelle scorse ore fonti del Carroccio hanno definito "prive di fondamento" le voci secondo cui il centrodestra andrebbe diviso al Quirinale.
Matteo Salvini vede chiaro: "Sono sicuro che fra Giorgia e Silvio tornerà quell'armonia che sarà fondamentale per governare, bene e insieme, per i prossimi cinque anni". Il deputato leghista Stefano Candiani è convinto che la responsabilità presa di fronte agli italiani "ci porterà uniti e insieme al Colle nella proposta di governo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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