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Ius culturae, Salvini: "La cittadinanza non è un biglietto per il luna park"

Sbarchi aumentati del 110%. Salvini all'attacco: "Ma il governo cosa fa di buono?"

Ius culturae, Salvini: "La cittadinanza non è un biglietto per il luna park"

Prima era lo ius soli, adesso lo ius culturae. La sinistra non molla e ora che è tornata al governo ci riprova a far passare la cittadinanza facile ai figli degli immigrati in Italia. Una misura che è profondamente invisa agli italiani e che non tiene conto del nuovo boom di sbarchi nel nostro Paese. A settembre sono aumentati del 110%, più del doppio rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. "Più di 1.000 sbarchi in più rispetto all'anno scorso, un aumento del 110% in meno di un mese - twitta Matteo Salvini - Conte, Renzi, Di Maio: vergognatevi". La riapertura dei porti, le misure buoniste a sostegno dell'accoglienza e la nuova battaglia per lo ius culturae non faranno altro che invogliare i migranti a prendere il largo dalle coste libiche.

"I numeri degli sbarchi sono raddoppiati, ditemi voi se questo è un governo che sta facendo qualcosa di buono...". Al suo arrivo a un evento della Settimana del sordo in piazza Duomo a Milano, Matteo Salvini attacca duramente il cambio di linea del governo giallorosso. Da quando il leader leghista ha lasciato il Viminale, l'immigrazione è tornata a essere un'emergenza. È come se fosse stato fatto un balzo indietro di quattordici mesi, quando al governo c'era appunto la sinistra. Si è tornati ad aprire i porti, a parlare di accoglienza e a proporre lo ius culturae. Quando a Palazzo Chigi c'erano Enrico Letta, Matteo Renzi e poi Paolo Gentiloni lo chiamavano ius soli, ma la sostanza cambia poco. "La cittadinanza facile non ci piace comunque la chiamino", sbotta l'ex ministro dell'Interno. "L'integrazione è un percorso, la cittadinanza non è un biglietto al luna park".

Per Salvini il dibattito sullo ius culturae è solo "l'ultimo dei problemi di un governo confuso che oggi sta litigando" sulla partecipazione di Davide Casaleggio a un convegno all'Onu, sulle riforme della Costituzione e della giustizia e sull'aumento dell'Iva. "Sembrano veramente allo sbando", commenta il leader del Carroccio ribandendo che, comunque venga presentata in parlamento, "la cittadinanza facile è l'ultima delle esigenze che ci sono in Italia in questo momento".

Secondo Salvini, che in serata partecipa a un comizio a Viadana, nel Mantovano, l'immigrazione conviene "a chi guadagna sulla pelle di questi poveretti". "A qualcuno nel governo conviene che proseguano gli sbarchi", conclude accusando direttamente il premier

html">Giuseppe Conte di aver promesso alla cancelliera tedesca Angela Merkel di "trasformare l'Italia in un immenso campo profughi".

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