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Juncker rincara la dose: "Non tremo davanti a Renzi"

Il presidente della Commissione Ue torna sulla polemica con Renzi: "Io non sono tipo che trema davanti ai primi ministri"

Juncker rincara la dose: "Non tremo davanti a Renzi"

Juncker-Renzi, capitolo secondo. La miccia è partita quando il premier italiano ha detto di non volersi fare dettare la linea dai tecnocrati di Bruxelles. Affermazione che non è piaciuta al presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, che ieri ha replicato: "A Renzi dico che non sono il capo di una banda di burocrati: sono il presidente della Commissione Ue, istituzione che merita rispetto, non meno legittimata dei governi". Oggi, Juncker rincara la dose: "Ho la ferma intenzione di reagire a tutte le critiche ingiustificate alla commissione da qualunque parte arrivino, io non sono tipo che trema davanti ai primi ministri. Quello che dovevo dire, lo farò ogni volta che sarà necessario. Accetto le critiche, ne facevo molte quando non ero presidente, ma non accetto quelle ingiustificate: tutti devono sapere che non ci saranno più attacchi senza reazioni da parte nostra". Juncker poi ha aggiunto: "Io sono a capo di 28 commissari politici, non siamo burocrati né alti funzionari: siamo uomini politici". Tuttavia il presidente della Commissione Ue poi prova a smorzare la polemica spiegando di apprezzare il premier italiano: "Non siamo bambini.

Non ho problemi particolari con Renzi".

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