Khamenei si sente braccato. "Scelte ardue e zero opzioni"

La Guida Suprema contestata dagli stessi iraniani: "Dov'è la difesa aerea"

Khamenei si sente braccato. "Scelte ardue e zero opzioni"
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Sono ore difficilissime per Ali Khamenei, l'86enne guida suprema dell'Iran. L'attacco israeliano della notte tra giovedì e venerdì ha smascherato la fragilità del suo regime, ha decapitato i suoi comandi militari e ha messo in discussione la strada per diventare una potenza nucleare. Non bastasse questo, gli israeliani stanno attaccando accanitamente il quartiere Pastour di Teheran dove si trova la sua residenza, oltre che il palazzo presidenziale di Masoud Pezeshkian. L'antiaerea iraniana sta proteggendo accuratamente l'area, sparando in continuazione.

Khamenei è stato trasferito in un luogo segreto, e da lì ha parlato in televisione sl suo popolo scioccato e impaurito. «Hanno iniziato la guerra. Non la passeranno liscia», ha detto Khamenei con piglio bellicoso. Ma la verità è che gli iraniani sono arrabbiati anche con lui. «Dov'è la nostra difesa aerea?», si chiedevano in molti per le strade del Paese dopo l'attacco della notte tra giovedì e venerdì, che ha colpito 15 località in tutto il Paese.

Khamenei è alle strette. «Se è onesto con sé stesso, dovrà ammettere di avere perso. Tutto quello per cui ha lavorato, sta crollando davanti ai suoi occhi. La nave si è arenata», ha detto al Wall Street Journal Afshon Ostovar, professore associato alla Naval Postgraduate School di Monterey, in California. Architetto dell'espansione della potenza politica e militare della Repubblica islamica in Medio Oriente, la cosiddetta «rivincita sciita», l'anziano leader dovrà «passare l'autunno della sua vita combattendo non per allargare ma per salvare l'Iran», sottolinea il quotidiano americano, convinto che davanti a sé abbia solo «scelte ardue e nessuna buona opzione». Il conflitto con Israele ha indebolito le Forze armate di Teheran e ulteriori ritorsioni rischiano di essere insufficienti a scoraggiare futuri attacchi.

E ieri la guida suprema ha proseguito

nell'opera di rimpiazzo dei leader militari uccisi dall'attacco israeliano. Majid Mousavi è stato nominato successore di Amirali Hajizadeh nel ruolo di comandante della Forza aerospaziale delle Guardie della rivoluzione.

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