
Prosegue senza tregua la caccia al killer dell'attivista di destra Charlie Kirk, ucciso mercoledì in un'università dello Utah. La polizia e gli agenti federali sono sulle sue tracce e iniziano a ricostruire la dinamica dell'attentato, e il presidente Donald Trump, durante le commemorazioni dell'11 settembre al Pentagono, annuncia che darà al 31enne la Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile americana. "Era un gigante della sua generazione, un paladino della libertà e ispirazione per milioni e milioni di persone", sottolinea il tycoon.
L'agente speciale dell'Fbi Robert Bohls fa sapere che gli investigatori hanno recuperato un fucile a otturatore ad alta potenza nei boschi vicini al luogo dell'attacco, mentre sulle munizioni usate dal killer erano incise espressioni riconducibili all'ideologia antifascista e transgender. L'arma - scrive il Wall Street Journal - era avvolta in un asciugamano con un bossolo ancora in canna, e nel caricatore c'erano ancora tre colpi non sparati, tutti con scritte incise. L'Fbi ha rilasciato due foto del presunto killer, chiedendo "l'aiuto di chiunque abbia informazioni utili per identificare questa persona di interesse" e offrendo una ricompensa di 100mila dollari. Il giovane indossa jeans scuri, maglietta nera a maniche lunghe con l'immagine della bandiera Usa su cui vola l'aquila, cappellino scuro da baseball e occhiali da sole neri. "Sembra essere in età universitaria e si è mescolato bene nel campus" della Utah Valley University, spiega il commissario del dipartimento della sicurezza dello Utah Beau Mason. Gli investigatori sono stati in grado di tracciare grazie alle telecamere i movimenti del killer nel campus sino a quando è salito sul tetto di un edificio da dove ha sparato a Kierk (a circa 200 metri da dove stava parlando), prima di scendere e fuggire.
Mason chiede al pubblico di essere "paziente" dopo la confusione scatenata con il fermo e il successivo rilascio di due persone: "Non erano sospettati ma persone di interesse", dice, avvertendo che gli agenti "non meritano di essere minacciati o vessati" mentre proseguono le indagini. L'omicidio ha suscitato una condanna bipartisan, ma ha pure riportato l'attenzione sulla crescente minaccia della violenza politica in America: l'uccisione del co-fondatore dell'organizzazione giovanile conservatrice Turning Point Usa, che il governatore repubblicano dello Utah Spencer Cox definisce un "assassinio politico", arriva dopo i due falliti attentati contro Trump, nel 2024, e l'omicidio della deputata del Minnesota Melissa Hortman e del marito, nel giugno scorso.
Il comandante in capo accusa la "sinistra radicale" che "per anni ha paragonato meravigliosi americani come Charlie ai nazisti e ai peggiori criminali e assassini di massa del mondo". "Questo genere di retorica è direttamente responsabile per il terrorismo che stiamo vedendo nel nostro Paese e deve cessare ora", prosegue, assicurando che la sua amministrazione combatterà in tutti i modi la violenza politica.
"Questo è un momento buio per gli Stati Uniti", dice ancora Trump: "È tempo che tutti gli americani e i media si confrontino col fatto che violenza e omicidi sono una tragica conseguenza del demonizzare coloro con cui non si è d'accordo, giorno dopo giorno, anno dopo anno". Mentre il vice presidente JD Vance, amico intimo di Kirk, ha cancellato la sua partecipazione alla cerimonia dell'11 settembre a New York per andare con la moglie Usha nello Utah e far visita alla famiglia del 31enne attivista conservatore dell'Illinois, che ha infiammato il popolo maga con posizioni provocatorie e incendiarie.
Il corpo di Kirk - che ha avuto un'influenza enorme sulla politica statunitense, rafforzando il sostegno a Trump tra i giovani elettori - tornerà in Arizona, dove vivono la moglie e i due figli, a bordo dell'Air Force Two.