Il solo modo in cui riescono a fare opposizione: diffondere odio contro gli avversari

Le minoranze non avendo argomenti e proposte lanciano insulti contro le persone

Il solo modo in cui riescono a fare opposizione: diffondere odio contro gli avversari

Le minoranze non sanno fare opposizione. Dopo aver perso le elezioni non riescono a stare uniti neanche adesso. Tant'è che La Russa è stato eletto Presidente del Senato grazie ai voti della minoranza. Che poi lo insulta.

E non riuscendo neppure a trovare una linea politica comune, l’unica che cavalcano è quella di diffondere odio personale contro gli avversari. Che attaccano per le idee, per il passato, o per i rapporti familiari. Non avendo argomenti per farlo sulle cose concrete, tantomeno proposte da contrapporre.

E quindi via di insulti verso le persone, che vanno a colpire anche le massime cariche dello stato. Dopo l’odio scatenato ieri contro La Russa, che per anni ha ricoperto ruoli apicali nelle istituzioni, oggi tocca al presidente della Camera Fontana.

Ovviamente apre le danze Enrico Letta: “Peggio di così nemmeno con l'immaginazione più sfrenata. L'Italia, non merita questo sfregio” dimenticano che proprio l’Italia lo ha voluto, per la prima volta tramite elezioni a differenza di tutti i governi cui ha partecipato il Pd finora.

Con il segretario dimissionario tutto il Pd: "Per l'elezione di Fontana il primo a festeggiare è Vladimir Putin, alla faccia della tanto sbandierata continuità e della presunta svolta moderata raccontata da alcuni commentatori. La veritá è che tra ieri e oggi si è consumato un ulteriore inquietante slittamento a destra. Il Pd ha fatto una campagna elettorale di contrapposizione forte verso questa stessa destra, denunciando i rischi di una deriva che era prevedibilissima già prima del voto. Siamo stati gli unici a farlo. La realtà di queste ore si è incaricata di dimostrare che avevamo ragione e che serviva una campagna durissima. Come durissima e intransigente sarà la nostra opposizione a partire da oggi".

Segue il vice di Letta Peppe Provenzano: "La destra non poteva fare scelte peggiori. Ha scambiato l'elezione della terza carica dello stato per una gara di estremismo. Sono due figure divisive che hanno il pregio di fare chiarezza sulla identità che vuole darsi la destra italiana, cioè portare l'Italia verso Polonia e Ungheria. L'opposizione sarà dura e intransigente contro l'arretramento sui diritti civili sociali e ambientali”.

La candidata alla segreteria Paola De Micheli: "Non c'è stato nessuno franco tiratore Pd nella votazione di ieri. La maggioranza ha adottato un metodo e ha avuto dei risultati negativi, ieri non è rimasta unita e ha segnato il primo fallimento, Oggi invece - aggiunge De Micheli - c'è stata la forzatura su un uomo che più di parte non si poteva scegliere, mostrando il metodo della maggioranza che anche sulle questioni istituzionali non mostra nessuna disponibilità a scegliere chi è sopra le parti”.

Michele Emiliano dopo aver perso Stalingrado insiste: “Abbiamo fatto eleggere come nuovo presidente del Senato, La Russa che un giorno ha detto in una trasmissione che siamo eredi del duce e poi ha dichiarato guerra contro il Sud con l'autonomia differenziata. Oggi invece il capolavoro di eleggere l'erede diretto della santa inquisizione, Fontana. Spara a dritto contro i diritti, le libertà, interferisce sulla famiglia, come se avesse il diritto di decidere lui cos'è l’amore”.

Il suo collega Vincenzo De Luca: "Alla Camera avremo Fontana, un parlamentare della Lega che si è immortalato con alcune dichiarazioni che sono passate alla storia politica del nostro Paese: è colui che ha detto che 'la spiritualità espressa da Putin può essere una luce per l'Occidentè, malato di relativismo etico. Fontana - prosegue il governatore campano- è colui che ha organizzato la marcia a Verona per la famiglia che non è la marcia per la famiglia ma è la marcia per una regressione rispetto ai diritti civili delle donne, dei cittadini italiani: non c'è limite al peggio. Ma - conclude De Luca - ho la sensazione che questo sia nulla rispetto a quello che avremo quando sarà comunicata la formazione del nuovo Governo. Se questa è l'anticipazione della nuova stagione politica, stiamo freschi".

Laura Boldrini: “Fontana è un estremista, una persona con posizioni radicali sui diritti civili, un filo putiniano mai pentito, e per me non può rappresentare l'interezza della Camera dei deputati. Abbiamo fatto il nome di Maria Cecilia Guerra che è stato sostenuto da Pd e altre componenti ma non da tutta l'opposizione. Sarebbe stato forse meglio, ma se fossimo stati uniti saremmo anche andati alle elezioni insieme”. Boldrini che dice "io a differenza di Fontana non ero divisiva perchè ho difeso i diritti umani". Dei Palestinesi.

Lia Quartapelle, responsabile Europa, Affari internazionali e Cooperazione allo sviluppo nella segreteria nazionale del Pd: "Rabbrividiamo per Fontana presidente. Nel 2014 da deputato europeo andò come osservatore elettorale in Crimea, su invito dell'ambasciatore russo, a certificare la validità del referendum per l'annessione, imposto con l'invasione russa della Crimea. Vede nella Russia di Putin il modello di società a cui ispirarsi Fontana - rimarca l'esponente dem- si è sempre battuto per togliere le sanzioni alla Russia dopo l'invasione della Crimea. Da responsabile esteri della Lega, ha promosso la Lega come 'cernierà tra Trump e Putin e ha guidato l'avvicinamento a Marine Lepen e al gruppo di destra omofoba e oltranzista al Parlamento europeo. Ha adottato come sua la visione omofoba e discriminatoria che è propria di Vladimir Putin. È con queste convinzioni che diceva: 'Il matrimonio è solo tra mamma e papà, le altre schifezze non le voglio sentirè. Fa rabbrividire che si possa pensare che un parlamentare così, che fa della Russia il proprio modello politico e che ha legittimato l'occupazione di una nazione sovrana, possa presiedere con equilibrio e imparzialità i lavori parlamentari della nostra istituzione democratica". In coda al post Quartapelle aggiunge: "Chi anche in buona fede, pensava che Meloni fosse pronta per la svolta atlantista e europeista, ne vede oggi le reali intenzioni: le due scelte della Camera e del Senato svelano il credo politico di questa destra”.

Passiamo agli alleati. Angelo Bonelli: "Non più tardi di alcuni anni fa, il neo presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana interveniva al congresso dei nazisti di Alba Dorata. Questo è il vero volto della destra estrema di questo Paese, che porta alla guida del Senato un nostalgico del ventennio come Ignazio La Russa e un omofobo contro i diritti delle donne, pro Putin, vicino ai movimenti nazisti come Fontana, Altro che il nuovo abito che, girando per l'Europa, Giorgia Meloni fa finta di aver assunto. Se questo è il biglietto da visita per la formazione del nuovo governo, piegando le istituzioni a essere rappresentate da personalità di questo tipo, per quanto riguarda l'Alleanza Verdi Sinistra sarà una dura opposizione”.

Il compagno di Bonelli, che ieri si è presentato in Parlamento con gli stivali di gomma Aboubakar Soumahoro: "Per chi crede nei valori della pluralità della persona umana, alla luce dell'idea di omologazione culturale che accompagna il pensiero del presidente, oggi più che mai deve partire un percorso di resistenza contro qualsiasi forma di omologazione culturale che mira a stigmatizzare le persone perché gay, perché lesbiche. Il presidente su questo credo che dovrebbe esprimere il proprio punto di vista".

L'alleato di Più Europa Benedetto Della Vedova: "Quella di Salvini, Meloni e Berlusconi è stata una scelta prepotente ed estremista. Lorenzo Fontana, eletto dalla destra Presidente della Camera, è un sovranista, orgogliosamente reazionario sui diritti e da sempre filo putiniano. Lui non può rinnegare se stesso, Salvini e Meloni hanno mostrato ancora una volta il volto prepotente e reazionario di questa maggioranza".

Poi le associazioni affiliate. Ritorna a farsi sentire l'Anpi. "Il 3 agosto del 2018 Lorenzo Fontana affermava: 'abroghiamo la legge Mancino che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano. I burattinai della retorica del pensiero unico se ne facciano una ragione: il loro grande inganno è stato svelatò. Carla Nespolo, allora presidente nazionale Anpi, chiese con forza le immediate dimissioni del Ministro Fontana in quanto le sue dichiarazioni violano gravemente la Costituzione. Vale anche per Fontana il principio per cui la carica che si ricopre merita rispetto, e che altrettanto spetta a quella personalità essere scrupolosamente rispettosa della Repubblica, della sua storia e della Costituzione. L'Anpi farà il suo mestiere statutario, cioè di essere un guardiano civile e sociale della Costituzione". Lo ha detto Gianfranco Pagliarulo, presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia

Poi arriva il ginepraio delle associazioni lgbt: "Lorenzo Fontana della Lega, neo eletto Presidente della Camera, che si è distinto per la vicinanza al Governo di Putin e per le sue posizioni Anti Lgbt+ , dichiarava nel 2017 al congresso della Lega: 'vogliamo un Europa dove il Matrimonio sia solo tra mamma e papà e altre schifezze non le vogliamo sentir nominarè. Inoltre disse che le unioni gay avrebbero cancellato la società, oltre ad aver fatto dichirazioni contro l'aborto". Così in una nota Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale. "Purtroppo la sua elezione segue a quella al senato di Ignazio Benito La Russa, anche lui anti Lgbt+, che chiamava 'Culattonè uno studente gay, oltre a molte frasi omofobe e rigurgiti fascisti dove vanta anche busti ed immagini di Mussolini nella propria casa. - continua - Mi domando in quale altra nazione europea e democratica sia possibile che un presidente della camera abbia a casa la foto di un dittatore sanguinario o definisca schifezze le coppie Lgbt+, con una Premier in pectore che si ispira alla Polonia, con queste premesse i diritti civili e la nostra democrazia sono a rischio. Ciò non fermerà quel che da oggi sarà la nostra resistenza: nel 2022 non permetteremo che si ritorni indietro".

E mentre accusano gli altri di fascismo, spargono odio verso chi democraticamente ha vinto le elezioni e si appresta a governare.

Mentre la minoranza non riesce a fare altro che insultare.

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