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L'aiutino di Fico a Grasso e Boldrini: gruppo autonomo (anche senza numeri)

Lo schiaffone alle elezioni relega i due ex presidenti al Gruppo Misto. Ma Fico gli fa lo sconticino: a Montecitorio Leu sarà gruppo autonomo, anche se non ha i numeri per farlo

L'aiutino di Fico a Grasso e Boldrini: gruppo autonomo (anche senza numeri)

I numeri, Pietro Grasso e Laura Boldrini, non li hanno. Alle elezioni del 4 marzo i due, che per cinque anni hanno spadroneggiato sugli scranni più alti della Camera e del Senato, hanno fatto un mega flop. A star sentire i giornaloni avrebbero dovuto spolpare il Pd e fare incetta di voti. I dem si sono spolpati da soli, e i due hanno preso appena una manciata di voti. Tanto che alla Camera si sono trovati con appena quattordici deputati, non abbastanza per formare un gruppo autonomo. Il (neo) presidente di Montecitorio, il grillino Roberto Fico, si è dimostrato parsimonioso con loro e gli ha fatto uno sconticino.

Per cinque anni ci hanno riempito le orecchie coi sermoni a favore dell'accoglienza dei migranti e contro il fascismo di ritorno. Hanno lanciato in continuo anatemi per fermare l'avvento dei populisti al potere. E ancora: hanno intrapreso assurde crociate, combattuto battaglie inutili per il bene del Paese e bruciato energia e tempo per campagne che hanno diviso profondamente gli italiani. Tra le tante trovate, poi, la più frivola e impopolare è stata quella di "femminilizzare" qualsiasi sostantivo, anche quelli che la grammatica italiana impone soltanto al maschile. Una fissazione per l'articolo "la" che ha spinto la Boldrini addirittura a far cambiare tutti i badge delle dipendenti di Montecitorio per correggerne la mansione. Non contenti delle prestazioni ottenuti sugli scranni più alti dei due rami del parlamento, i due hanno deciso di rifondare la sinistra e di sfidare un Matteo Renzi in calo di consensi. Il risultato? Un flop clamoroso.

Lo scorso 4 marzo gli italiani hanno deciso di voltare pagina. A dispetto di quanto vaticinato dai sondaggisti, Liberi e Uguali si è tenuto ben lontano dal 7-10%. Non è arrivato nemmeno al 3,5%. E così, niente gruppo autonomo: tutti relegati nel Gruppo Misto. Ma solo per qualche giorno. Oggi l'Ufficio di presidenza di Montecitorio ha, infatti, dato il via libera a Liberi e uguali di costituire un gruppo autonomo. Essendo solo in 14 deputati, mentre per regolamento ne servono almeno venti, Grasso e compagni avevano chiesto una deroga per fare un gruppo parlamentare a sé. In questo modo potranno, di certo, continuare a "incidere" nella vita degli italiani. E chissà, nei prossimi giorni, potranno anche rosicchiare qualcosa di più. Non a caso, proprio oggi, la senatrice di Leu, Loredana De Petris, ha fatto un appello per un governo con M5S e Pd. "È assurdo che, in una situazione così delicata per l'intero Paese, la crisi si sia avvitata in una serie di veti e pregiudiziali che prescindono completamente dal merito - ha messo in chiaro - noi abbiamo già detto che siamo pronti a un confronto programmatico in Parlamento con tutti tranne che con la destra. Non per pregiudiziali ma perché la distanza sulle prospettive è in quel caso troppo profonda". Un classico do ut des all'italiana, a spese degli italiani.

Eh sì, perché avere un gruppo autonomo significa anche ricere soldi pubblici.

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