Landini esulta: "Siamo 2 milioni". E consegna la Cgil ai pro Pal

Scontro con Salvini sulle norme per le mobilitazioni. Il vicepremier: "Servono sanzioni per chi si ferma in maniera illegale". Il Viminale: "400mila manifestanti"

Landini esulta: "Siamo 2 milioni". E consegna la Cgil ai pro Pal
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Maurizio Landini dà i "numeri" e consegna la Cgil ai pro Pal. La svolta si compie a Roma, nella giornata dello sciopero illegittimo (decisione della commissione di Garanzia), proclamato senza preavviso all'indomani dell'abbordaggio da parte dell'esercito israeliano delle navi Flotilla in navigazione verso Gaza per consegnare gli aiuti umanitari. Le regole sono un option per un sindacato, ormai diventato movimento anti-sistema e braccio armato dei gruppi radicali.

Per le Questure i numeri sono contenuti. Però dalla piazza Landini la spara grossa: "Più di 2 milioni di persone sono scese in piazza per partecipare ai cortei che si sono svolti in oltre 100 città italiane per lo sciopero generale nazionale in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali, per fermare il genocidio e a sostegno della popolazione di Gaza. In 300 mila hanno percorso le vie della Capitale" - rilancia la Cgil in una nota. Per il Viminale, invece, le manifestazioni in totale sono state 29 e i partecipanti 400mila.

L'adesione media nazionale allo sciopero generale si attesta intorno al 60%. In effetti i disagi si avvertono. Stazioni in tilt e città paralizzate. Non importa, Landini sta giocando la sua partita politica contro il governo, alleandosi con le piazze violente. Il numero uno della Cgil difende lo sciopero e accusa la Commissione di garanzia: "La delibera del garante è totalmente illegittima ed è una interpretazione restrittiva della legge. Già dire che dai un'interpretazione restrittiva della legge vuol dire che un'interpretazione non restrittiva, ma corretta, l'abbiamo fatta noi". E sulla mobilitazione di Roma, alla quale partecipa anche la segretaria del Pd Elly Schlein, si accende lo scontro con Matteo Salvini. Il vicepremier leghista attacca: "Chiediamo sanzioni a chi sciopera illegalmente, perché solo oggi rimarranno a piedi un milione di italiani che devono poter essere risarciti", annuncia a Mattino 5 su Canale 5. "Le sanzioni devono essere proporzionate al danno fatto. Oggi chi sciopera illegalmente crea un danno di miliardi di euro al sistema Italia, alle imprese e ai lavoratori. Lo organizza Landini lo paghi Landini", rincara il leader leghista. A stretto giro la replica del capo della Cgil: "Salvini stia tranquillo perché lo paghiamo noi con le nostre tasse e queste manifestazioni tengono alto l'onore del Paese". Nelle piazze della Cgil la polizia viene presa di mira: agenti feriti a Bologna, Salerno e Firenze. Anche il ministro della Funzione pubblica Paolo Zangrillo interviene sullo sciopero Cgil: "Anche io oggi ho scioperato? Assolutamente no, non perché sia contrario agli scioperi ma perché non ne comprendo la ragione. Io sono un boomer, abituato al sindacato che difende i diritti dei lavoratori. Un sindacato che dichiara lo sciopero generale per la Flottiglia non sta facendo il sindacato. Quanto a Landini faccio fatica a chiamarlo segretario della Cgil, è il signor Landini con aspirazioni politiche", - dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora.

Landini non si cura delle polemiche e degli scontri, e da Roma, continua nella sua narrazione, alzando il tiro contro il governo: "Non so se Giorgia Meloni ha mai fatto uno sciopero in vita sua: quando un lavoratore sciopera rinuncia allo stipendio, è un grande atto di solidarietà per difendere i valori in cui credi". Per il numero della Cgil "un governo intelligente dovrebbe essere orgoglioso di questa manifestazione perché fatta da persone perbene che vogliono difendere l'onore di questo Paese. Se fossero intelligenti sarebbero capaci di ascoltare e capire. Un livello così basso non me lo aspettavo.

Chi è qui ha rinunciato allo stipendio. Quelli che stanno qui, sono quelli che pagano le tasse e che tengono in piedi il nostro Paese. Dovrebbero baciarli". Parole che segnano il cambio radicale del sindacato, un tempo costola istituzionale del Pci.

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