Erano le 3.32 del 6 aprile 2009 quando l'Aquila fu devastata dal terremoto. Una scossa di magnitudo 6,3 che provocò la morte di 309 persone. Era però da mesi che la zona veniva squassata da uno sciame sismico che di in giorno in giorno andava facendosi più potente. La sequenza si era aperta con una scossa di lieve entità (magnitudo 1,8) il 14 dicembre 2008, per poi riprendere con maggiore intensità il 16 gennaio 200 con scosse inferiori a magnitudo 3.
0 fino a culminare, con intensità e frequenza crescente, nel disastroso terremoto del 6 aprile. Subito divamparono le polemiche. Il sisma poteva essere previsto? Gli esperti avevano sottovalutato il pericolo? L'ultima parola ai giudici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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