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Latorre: "Un'emozione indescrivibile"

La figlia Giulia: "Qualcuno chiederà scusa". Girone:"Finito un incubo"

Latorre: "Un'emozione indescrivibile"

«Finalmente questa storia si conclude, non festeggeremo perché è ancora presto, ma facciamo un sospiro di sollievo. Un giorno qualcuno chiederà scusa a questi uomini che hanno portato avanti una storia da ben 8 anni con dignità e onore, non pronunciando mai una parola fuori posto». Il senso di un tempo interminabile di lunghe attese e ingiustizie sta nelle parole della figlia di Latorre, Giulia. Qualcuno dovrà pagare, ma questo è il momento di far festa per celebrare una prima, vera vittoria nell'infinita vicenda della Enrica Lexie. «Siamo contenti di aver ricevuto dopo 8 lunghissimi anni la sentenza che tutti noi, familiari, amici e italiani, aspettavamo. Per noi la fine di un incubo», il commento di Salvatore Girone. Il collega Latorre è ancora frastornato: «Ancora non mi rendo conto, dopo tanta sofferenza, non ho metabolizzato la notizia. Ora mi potrò rivedere con Salvatore, magari ci ridanno anche il passaporto, riacquistiamo la libertà di poter viaggiare. È un'emozione indescrivibile, non me l'aspettavo». Il marò ritiene di aver subìto un'ingiustizia e ringrazia tutti gli italiani: «Mi auguro che da oggi ricominci un'altra vita».

Soddisfatto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: «La decisione conferma come sia stato corretto che a esprimersi fosse un arbitrato internazionale, che ha recepito le considerazioni legali sempre manifestate dall'Italia». Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente Mattarella, che ha ringraziato la Farnesina. «Non abbiamo mai smesso di seguire questo caso. L'Italia rispetterà quanto stabilito dal Tribunale arbitrale, con spirito di collaborazione», il commento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Per il senatore Maurizio Gasparri (FI) «si tratta di una svolta significativa». Giorgia Meloni, ricorda come Fdi sia stato il primo partito a chiedere venisse riconosciuta la giurisdizione italiana. Il delegato del Cocer interforze, Marco Cicala, ricorda come alla prima audizione in Parlamento avesse dichiarato che «questa farsa doveva finire». «Allora - denuncia - qualcuno fu latitante».

Antonello Ciavarelli (Cocer Marina), si chiede infine: «Se il tribunale arbitrale era chiamato a pronunciarsi sulla giurisdizione e non nel merito dei fatti perché stabilisce che l'Italia dovrà compensare l'India per i danni?».

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