All'uscita di Palazzo Chigi si poteva percepire negli sguardi della delegazione azzurra un deciso disappunto. Draghi, infatti, non si è sbilanciato e ha chiesto tempo per permettere ai tecnici del ministro Franco di valutare le concrete possibilità di accettare i desiderata di Forza Italia per la legge di bilancio. Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, al termine dell'incontro parla della disponibilità di Draghi «per trovare la quadra». «Non ha chiesto, però, - assicura la senatrice azzurra - rassicurazioni sul percorso parlamentare della Legge di Bilancio». È presto, insomma, per capire se i partiti di centrodestra potranno ritirare o meno gli emendamenti presentati. Si aspetta, appunto, la conferma da parte dei tecnici del ministro Franco della necessaria copertura finanziaria per inserire nella manovra gli ultimi suggerimenti di Lega e Forza Italia. «Siamo fiduciosi - conferma Paolo Barelli, capogruppo azzurro alla Camera - ma attendiamo risposte». Segno che la speranza non si è ancora spenta anche se la delusione è forte, visto che gli azzurri si aspettavano che già nel corso dell'incontro queste rassicurazioni sarebbero state espresse.
Il centrodestra di governo, ieri, nei due incontri col premier, ha ribadito la necessità di calmierare le bollette che si apprestano a diventare, altrimenti, una calamità sociale. Forza Italia propone un fondo di garanzia per abbassare i costi di luce e gas per le famiglie mentre la Lega individua parte del tesoretto utile a questo scopo nel fondo destinato al reddito di cittadinanza. Strumento, questo, sul quale l'opinione del Carroccio è sempre stata critica. È forte la preoccupazione, poi, per le attività che maggiormente hanno subito gli effetti del lockdown. La Lega si considera soddisfatta che nella manovra siano stati previsti 5 miliardi per piscine, palestre e per ristrutturare le scuole mentre Forza Italia ora chiede anche per il 2022 l'esonero dal versamento di Cosap, Tosap e di tutte le agevolazioni in materia di utilizzo degli spazi esterni, per le attività del terziario e del turismo. Entrambi i partiti chiedono un ulteriore rinvio delle cartelle esattoriali.
Entrando nello specifico del regime fiscale, Forza Italia continua a chiedere uno sforzo ulteriore rispetto agli 8 miliardi già stanziati, fino a raggiungere almeno 10 miliardi di euro. Con le risorse aggiuntive è possibile - dicono gli azzurri - incrementare il taglio dell'Irpef per i lavoratori, e destinare così almeno 3 miliardi di risorse alla cancellazione dell'Irap per tutte le società. Mentre la Lega è tornata a parlare di Flat tax al 15% per redditi fino a 100mila euro. È, poi, visione condivisa anche la speranza che le misure per l'edilizia vengano prolungate e ampliate per l'anno entrante («Devono essere fruibili senza limiti di reddito - chiedono gli azzurri - e devono potervi accedere anche i proprietari di case monofamiliari»), così come lo snellimento della macchina burocratica.
Forza Italia ha chiesto anche di investire nella sicurezza sul lavoro, di stanziare risorse per le forze dell'ordine, di rendere il Sud competitivo e di «potenziare la capacità amministrativa degli enti locali».
Secondo Giorgia Meloni, fuori dalla maggioranza di governo ma parte integrante della coalizione di centrodestra, questa manovra soffre di una vistosa debolezza.
«Se dovessi sintetizzare - spiega la leader di Fratelli d'Italia, che proprio oggi presenterà le proposte del suo partito per migliorare la legge di bilancio nel corso di una conferenza stampa - penso che la grande assente è la tutela delle imprese».
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