Leggi il settimanale

L'intesa nel governo. Partito per partito, cosa hanno ottenuto

Fdi: più crescita. Fi: fisco alleggerito. Lega: pensioni. Noi moderati: scuola

L'intesa nel governo. Partito per partito, cosa hanno ottenuto
00:00 00:00

Dopo qualche giorno di elettricità, di penultimatum e pressioni incrociate, la maggioranza trova la quadra sulla legge di Bilancio. Un copione ormai noto che alla fine consente a Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati di uscire dal negoziato sventolando bandierine diverse, dentro una cornice che Palazzo Chigi rivendica come equilibrata e coerente.

Per Fratelli d'Italia il punto centrale resta l'impianto complessivo della manovra. "Abbiamo badato più all'insieme che alle rivendicazioni identitarie", spiega Marco Osnato presidente della Commissione Finanze della Camera, rivendicando una legge di Bilancio "organica", orientata all'aumento del potere d'acquisto e alla produttività. Tra le misure sottolineate ci sono la tassazione agevolata degli straordinari, la detassazione degli aumenti contrattuali e dei premi di produttività, oltre al rifinanziamento di Transizione 4.0 e 5.0. Per FdI è anche una manovra in cui vengono affermati alcuni "principi", come dimostra la norma sull'oro nazionale, che chiarisce definitivamente la proprietà delle riserve e chiude una questione irrisolta da anni.

Sulla stessa linea il ministro Adolfo Urso, che rivendica la capacità del governo di coniugare rigore e crescita, ricordando il giudizio positivo del Fondo monetario internazionale, il carattere strutturale dato a Transizione 5.0 e un Mezzogiorno che, secondo il ministro, ha ripreso a crescere oltre le attese.

Noi Moderati concentra invece l'attenzione sulle politiche familiari e sulla scuola. Maurizio Lupi parla di "grande soddisfazione" per i 3,9 miliardi destinati alla famiglia, l'innalzamento del tetto del 5 per mille a 610 milioni, i fondi per gli oratori e libri scolastici e l'esclusione della rendita della prima casa dal calcolo Isee. Ma il risultato simbolicamente più forte è il buono scuola: 20 milioni nel 2026 per sostenere le famiglie che scelgono le scuole paritarie. "Un passo concreto verso la libertà di educazione" sottolinea Lupi.

Forza Italia mette il timbro sul fronte fiscale e sulla tutela della casa. Per il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri, nella manovra ci sono "misure concrete per ridurre il prelievo sui ceti medi, sostenere le imprese e l'innovazione". Gli azzurri rivendicano anche i risultati macroeconomici dell'azione di governo: occupazione in crescita, disoccupazione in calo, inflazione contenuta e spread ai minimi. Non manca un riferimento alle risorse destinate all'editoria, settore che Fi considera strategico. Sulla stessa linea Alessandro Cattaneo, che sintetizza i "valori" azzurri tradotti in norme: stop all'Irap per le imprese non finanziarie inizialmente previsto, taglio dell'Irpef per il ceto medio, blocco di sugar e plastic tax e cancellazione della tassa sulla prima casa negli affitti brevi. "Siamo soddisfatti per aver dato un contributo determinante al miglioramento della manovra, nella direzione dei nostri valori: la casa è un valore sacro e non si tocca, le tasse si tagliano per aiutare le imprese a crescere".

La Lega esce dalla manovra rivendicando soprattutto il capitolo pensioni e il fisco. Riccardo Molinari difende il lavoro del ministro Giorgetti e chiarisce che nessuno ha mai pensato di aumentare l'età pensionabile: le ipotesi contestate erano clausole di salvaguardia richieste dall'Europa e poi corrette. Dal Carroccio sottolineano l'eliminazione delle norme su riscatto della laurea e finestre pensionistiche, oltre alla rottamazione delle cartelle, al taglio dell'Irpef per il ceto medio, ai 6 miliardi per la sanità finanziati anche con gli extraprofitti di banche e assicurazioni. "Oro nazionale al sicuro, meno tasse e più sviluppo", sintetizza Claudio Borghi.

Alla fine dunque il mosaico di rivendicazioni si compone in un

disegno leggibile e la maggioranza mantiene saldo lo spirito unitario: tensioni gestite senza troppi problemi, conti sotto controllo e una legge di Bilancio che consente a ogni alleato di rivendicare le proprie vittorie.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica