L'ira del ministro Sangiuliano per gli Uffizi chiusi per il Ponte

Il neo ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha chiarito da subito che tra le sue priorità c'è quella di tenere i musei aperti, sia per questioni di introiti sia per questione d'immagine, soprattutto rispetto ai turisti stranieri

L'ira del ministro Sangiuliano per gli Uffizi chiusi per il Ponte

Il neo ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha chiarito da subito che tra le sue priorità c'è quella di tenere i musei aperti, sia per questioni di introiti sia per questione d'immagine, soprattutto rispetto ai turisti stranieri. E lo ha chiarito a partire da una polemica con la direzione del museo degli Uffizi di Firenze, legata alla chiusura del museo durante il ponte di Ognissanti che avrebbe impedito la visita a migliaia di turisti.

Ecco il testo della lettera scritta dal ministro al direttore del museo Eike Schmidt, storico dell'arte tedesco che dal novembre 2015 ricopre il prestigioso incarico: «Gentile Direttore ho appreso dagli organi di stampa che nella giornata di lunedì 31 ottobre le Gallerie degli Uffizi sarebbero rimaste chiuse impedendo così a migliaia di visitatori di poterle visitare durante il ponte di Ognissanti. Mi risulta che in circostanze analoghe altri musei e gli stessi Uffizi abbiano anticipatamente modificato la normale giornata di chiusura settimanale proprio per evitare disagi a visitatori e turisti. Le chiedo se questa ricostruzione risponda al vero. Se così fosse, e lo riterrei gravissimo, vorrei sapere come mai in questa circostanza non si sia proceduto come nel passato. Non sfugge alla Sua intelligenza che una chiusura di questo tipo, oltre a costituire una perdita di introiti, rappresenti un danno di immagine per gli Uffizi e per l'intero Sistema museale nazionale».

Una polemica a cui si è unito anche il nuovo sottosegretario alla Cultura, il critico d'arte Vittorio Sgarbi: «Il fatto è che ieri, giorno di Ognissanti, sono stati chiusi gli Uffizi ed è una cosa ridicola. Io voglio aperti i musei e li voglio gratis per i cittadini della città in cui ci sono quei musei». Peraltro al disappunto del ministro e di Sgarbi si è aggiunto nel pomeriggio anche il sindaco di Firenze Dario Nardella: «Non posso che condividere il disappunto del ministro che durante un ponte così importante, per Firenze e l'Italia è stato un grande risorsa per turismo ed economia, i visitatori trovino i musei chiusi». Il direttore Eike Schmidt, comprensibilmente sotto pressione, ha replicato: «Manderò una relazione estesa al ministro, ma per il momento assicuro che sono scandalizzato esattamente come lui di queste chiusure. Purtroppo, il problema della carenza degli organici è endemico, riguarda praticamente tutto il panorama museale... È ormai irrisolvibile senza un intervento netto e deciso, che inverta la prassi consolidata in questi anni. Se le Gallerie degli Uffizi possono dare una mano a muoversi in questo senso, sono pronte».

E ancora: «Da anni, come direttore degli Uffizi, chiedo rinforzi al ministero, perché l'assunzione delle risorse umane non è competenza dei singoli musei dotati di parziale autonomia». E c'è chi come il capogruppo di FI al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, suggerisce di usare, per risolvere il problema, i percettori del reddito di cittadinanza.

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