L'ira di Scholz contro la Chiesa evangelica: finanzia le Ong che sbarcano clandestini

Spagna: espulsioni difficili. Francia: norme più severe come in Svezia

L'ira di Scholz contro la Chiesa evangelica: finanzia le Ong che sbarcano clandestini

Sette anni dopo la marea umana dell'agosto del 2015, quando oltre un milione di profughi mediorientali arrivò in Germania, l'emergenza immigrazione rialza la testa. Dall'inizio del 2022 Berlino ha ricevuto circa 140.000 domande di asilo (più 35% sul 2021) e la stanchezza dei sindaci tedeschi è palpabile: dall'inizio della guerra russo-ucraina la Repubblica federale ha accolto un milione di ucraini che non devono provare alle autorità lo status di profugo. Un'eccezione contestata da tanti amministratori che vi leggono un incentivo a venire in Germania. Già a settembre i Comuni hanno avvertito il cancelliere Olaf Scholz di aver raggiunto il limite della propria capacità. Ma anche il governo è stanco: ieri, ha scritto Repubblica, Berlino avrebbe lasciato trapelare la propria irritazione nei confronti della Chiesa evangelica tedesca, «colpevole» di finanziare organizzazioni come United4Rescue che con le sue navi favorisce lo sbarco di migranti irregolari sulle coste del sud Europa.

In Francia i media sono concentrati da giorni sulla proposta di legge firmata dai ministri dell'Interno, Gérald Darmanin, e del Lavoro, Olivier Dussopt, per dare una stretta all'immigrazione. Poiché, spiega Le Monde, dei 122,000 decreti di espulsione di irregolari (Oqtf) emessi nel 2021 solo il 10% ha trovato esecuzione, i due ministri hanno suggerito di diminuire da dodici a quattro il numero delle categorie per ricorrere contro un Oqtf davanti aun giudice. «D'ora in poi, registreremo tutti gli Oqtf nell'archivio delle persone ricercate. Non si tratta di ripristinare il reato di soggiorno irregolare», ha spiegato Darmarin a Le Monde, «ma di contare tutte le partenze degli stranieri». In Francia la maggior parte degli irregolari, spiega ancora il quotidiano, è arrivata legalmente ma è rimasta dopo la scadenza del visto o del permesso di soggiorno. Come per esempio Dahbia B., la 24enne algerina accusata di aver torturato e ucciso Lola Daviet, la 12enne trovata morta in un baule a Parigi a fine ottobre. Anche Dahbia B. era stata colpita da un Oqtf non eseguito. Secondo il progetto Darmarin e Dussopt, al voto del Parlamento dal 2023, potrebbe restare invece l'irregolare che sappia svolgere un mestiere altamente richiesto a condizione però che la persona superi dei testi di francese. Misure che richiamano quelle più severe adottate mesi fa dal governo socialdemocratico in Danimarca e quelle in via di elaborazione da parte del nuovo esecutivo in Svezia, una coalizione di centrodestra con l'appoggio esterno del locale partito sovranista. Anche la Spagna ha un problema con le espulsioni: in queste ore Aprog, l'associazione dei rappresentanti della Guardia Civil, ha criticato il governo perché non darebbe esecuzione alle espulsioni delle persone che riescono a valicare le alte recinzioni che circondano Ceuta e Melilla, le due enclave spagnole sul suolo marocchino.

Un accordo Madrid-Rabat obbliga il Marocco a riprendere chi è riuscito a scavalcare ma poiché questo non avviene «si crea un incentivo a farlo», sostiene Aprog. Lo scorso 24 giugno 67 uomini, in prevalenza sudanesi, sono rimasti uccisi durante un intervento della polizia marocchina intervenuta per fermare una corsa di 1.500 giovani verso il territorio spagnolo di Melilla.

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