Teheran Il presidente iraniano, Hassan Rouhani, ha ordinato al ministero della Difesa di accelerare il processo di produzione dei missili necessari per aumentare la capacità di difesa del Paese.
La misura arriva come risposta alle minacce di sanzioni predisposte dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti nei confronti di due società iraniane, e dei suoi dirigenti, coinvolte nel programma di sviluppo missilistico del Paese.In una lettera al ministro della Difesa iraniano, Hossein Dehqan, il presidente Rohani ha reagito alla decisione degli Stati Uniti e ha ordinato «la continuazione delle politiche ostili e di interferenza illegittima e illegale» da parte di Washington per quanto riguarda il diritto di Teheran di rafforzare la propria capacità difensiva. «Nell'ambito delle politiche difensive adottate, è necessario continuare con maggiore serietà e accelerare il programma di produzione di diversi tipi di missili in dotazione all'esercito», ha ribadito Rouhani.
Il Wall Street Journal, citando funzionari degli Stati Uniti, aveva annunciato mercoledì scorso che l'amministrazione Obama si apprestava a sanzionare quasi una dozzina tra aziende e privati in Iran, Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti per il loro ruolo nello sviluppo del programma di missili balistici di Teheran. Le sanzioni avrebbero dovuto essere annunciate questa settimana, ma successivamente la Casa Bianca ha precisato di volerle rinviare.
Già venerdì il ministro della Difesa iraniano, Hussein Dehghan, aveva replicato in toni molto decisi che l'Iran non smetterà di lavorare al suo programma missilistico nonostante la minaccia di nuove sanzioni. Ieri è intervenuto con parole ancor più perentorie il presidente Rouhani, bollando le minacce Usa come «interferenze illegali».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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