Coronavirus

L'Iss respira: "La curva cresce più lentamente" Domina la Delta, 25% degli over 50 senza dose

Contagi e morti in calo: 6.599 nuovi positivi e 24 vittime. Ricoveri in salita

L'Iss respira: "La curva cresce più lentamente" Domina la Delta, 25% degli over 50 senza dose

Sono 6.599 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. L'altroieri erano stati 7.230. Sono invece 24 le vittime in un giorno (l'altroieri erano state 27). Con 244.657 tamponi molecolari e antigenici effettuati (48 ore fa erano stati 212.227) il tasso di positività è del 2,7%, in calo rispetto al 3,4% di giovedì scorso. Continuano invece ad aumentare i ricoveri: + 40 ricoverati con sintomi (2.449).

Il maggior numero di nuovi contagiati è in Sicilia: qui sono +789 i casi con tasso del 5,4% calcolato su oltre 14mila tamponi. Seguono sempre sopra quota 700: Lazio (+762 casi, ma non si sa con quanti tamponi perché la regione non fornisce questo dato a causa dell'attacco hacker) ed Emilia-Romagna (+717 casi con tasso 2,5%). Oltre la soglia di 600 c'è la Lombardia: +664 casi con tasso 1,67%.

«La curva italiana è in lenta ripresa, negli ultimi 7 giorni in molte Regioni la crescita è più limitata e mostra che l'età 10-29 si conferma quella con più casi, mentre nelle ultime due settimane quasi 5mila sono i Comuni italiani in cui si registra almeno un caso» piega il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. «L'incidenza - prosegue - cresce e arriva a 68 per 100mila abitanti al 5 agosto, con ampia variabilità tra Regioni e picchi fino a 138 casi. L'impatto della malattia è limitato, anche se in lenta crescita, sugli ospedali: nell'area medica si ha il 4% di occupazione dei letti - 2,9 la settimana scorsa - e le terapie intensive sono ora al 3% dal 2,2 della settimana scorsa. L'Rt dei sintomatici al 23 luglio è di 1.56, quello proiettato al 26 luglio dovrebbe decrescere intorno a 1.23, mantenendosi comunque sopra a 1 in un quadro in cui tutte le Regioni sono a rischio moderato». Secondo il presidente Iss «decresce l'età mediana di chi contrae l'infezione: è pari a 27 anni mentre è di 52 anni l'età del primo ricovero e nelle terapie intensive ci si è attestati su 60,5 anni. Limitati grazie alla vaccinazione i decessi, per cui l'età mediana è 82.5 anni».

Sul fronte vaccini «procede bene la campagna tra i giovani - dice Brusaferro - tanto che nella fascia 20-29 siamo al 64% per le prime dosi e nella fascia 12-19 anni al 37%». Restano da sciogliere nodi nella fascia d'età sopra i 60 anni: «Quasi il 16-17% degli over 60 è ancora senza prima dose, mentre sopra i 50 anni i non vaccinati sono uno su quattro. È qui che bisogna continuare a lavorare, perché la risposta al virus e alle varianti, in primis la delta, è la vaccinazione».

In Italia negli ultimi 45 giorni il 69,2% dei tamponi sequenziati è risultato positivo alla variante delta, che ha superato la alfa, ferma al 17,3%. Lo comunica l'Istituto superiore di Sanità, rilevando che «nuovi casi di infezione causati dalla variante delta sono stati segnalati in tutte le Regioni e Province autonome».

Percentuale in crescita dal 2,09% nel mese di aprile, al 7,48% nel mese di maggio, al 40,15% nel mese di giugno, al 85,66% nel mese di luglio (dati al 2 agosto 2021).

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