"L'Italia esce rafforzata": Tajani al G7 Esteri consolida l'asse con gli alleati

G7 Esteri in Germania dinamico e ricco di impegni per Antonio Tajani, che incassa stima e attenzione da tutti i partner diplomatici dell'Italia

"L'Italia esce rafforzata": Tajani al G7 Esteri consolida l'asse con gli alleati

L'Italia "esce rafforzata" dalla riunione dei ministri degli Esteri del G7, che si conclude oggi a Munster, afferma via Twitter il titolare della Farnesina Antonio Tajani, al suo debutto tra i capi delle diplomazie dei Paesi guida dell'Occidente. "Ringrazio i colleghi per la loro accoglienza", scrive Tajani. L'ex presidente del Parlamento Europeo e deputato di Forza Italia evidenzia, infine, che "il governo italiano sarà protagonista" nel "rispetto del diritto internazionale, crisi energetica e alimentare, lotta ai cambiamenti climatici, attenzione all'Indo-Pacifico e all'Africa".

Dopo la visita di Giorgia Meloni a Bruxelles, che l'ha portata a incontrare i vertici delle istituzioni europee compresa la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il viaggio di Tajani in Germania ha confermato che il nuovo governo è pienamente inserito negli schemi diplomatici occidentali. Non c'è due senza tre: proprio la Farnesina ospiterà settimana prossima il summit Nato sulla cybersicurezza in cui ci sarà il primo incontro tra il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg e il nuovo governo italiano.

Nulla che debba stupire: tra Mario Draghi e Giorgia Meloni c'è stato un ordinario avvicendamento politico ai vertici di Palazzo Chigi, che ha portato con sé l'ascesa di un navigato esperto dei palazzi europei e internazionali come Tajani al ruolo di Ministro degli Esteri. Ordinaria logica democratica, si direbbe. Ma se si pensa che molti leader dell'opposizione, primo fra tutti Carlo Calenda, accusando Forza Italia di sentimenti filorussi solo due settimane fa ritenevano "inopportuno" la nomina di Tajani agli Esteri, una risposta sul campo si era resa necessaria.

L'onorevole romano titolare della Farnesina lo ha confermato: "Nessuno ha fatto cenno a possibili o ipotetiche posizioni di distinguo nell'ambito della maggioranza del governo italiano", di cui del resto due partiti su tre erano già membri del governo Draghi. Tutti quanti,, nota Tajani, "hanno fiducia nel governo, hanno dimostrato grande attenzione alle nostre posizioni, che ho ribadito in modo molto chiaro: noi siamo dalla parte dell'Europa, della Nato, dell'Occidente, delle relazioni transatlantiche, e siamo per difendere l'indipendenza dell'Ucraina, puntando però a raggiungere la pace". Tajani ha citato il fatto che la Russia parrebbe propensa a inviare grano nel Corno d'Africa come direttamente legato alla possibilità di fermare l'emergenza migratoria, potenziale arma di ricatto in mano a Mosca, ma anche aperto una linea di credito alla Cina che può contribuire "alla chiusura di una stagione di guerra", così come la Turchia.

Molti gli incontri bilaterali. Con Tony Blinken, segretario di Stato di Joe Biden, sono state ribadite la volontà di consolidare i rapporti bilaterali e la storica amicizia Italia-Usa; con l'omologo giapponese Hayashi Yoshimasa Tajani ha messo al centro la necessità di rilanciare le relazioni industriali dopo la pandemia; a Annalena Baerbock, Ministro degli Esteri tedesco e padrona di casa, Tajani ha offerto un ramoscello d'ulivo diplomatico ricordando che il braccio di ferro con l'Ong Humanity e la sua barca carica di immigrati nel Mediterraneo non è "una questione tra Italia e Germania". Con l'Alto rappresentante dell'Unione europea per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, Tajani ha invece discusso del dossier caldo dell'allargamento ai Balcani dell'Ue.

L'Italia, insomma, ha posizioni coerenti con quelle del G7 su dossier come la Russia e l'Ucraina ma vuole essere protagonista diplomatico in Europa e in Occidente. Secondo Tajani, l'Italia vuole agire in tal senso anche "svolgendo un ruolo vivace, guardare all'Africa, al Sudamerica, all'India, ovunque ci sia la possibilità di svolgere un ruolo di protagonista".

Una diplomazia globale di ampio spessore che sarà presto testata al G20 di Bali, prima prova di Giorgia Meloni davanti ai grandi della Terra. In cui l'Italia sarà protagonista e presente attivamente. Smentendo il falso mito dell'isolamento del centrodestra di governo, pieno e legittimo rappresentante della valida democrazia italiana.

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