Loro Piana sveste lo zar: "Rifletta sull'ecatombe"

L'imbarazzo dell'imprenditore piemontese per il connubio

Loro Piana sveste lo zar: "Rifletta sull'ecatombe"

Ci sono anche testimonial sgraditi, non richiesti e decisamente dannosi. Personaggi che anziché valorizzare l'immagine di un marchio possono rappresentare un danno incalcolabile. È il caso del piumino da 12mila euro firmato Loro Piana, storico marchio piemontese di cachemire, indossato da Vladimir Putin durante il suo discorso alla nazione dal palco dello stadio di Mosca.

Il presidente russo in questo momento è l'uomo meno adatto del mondo a fare una buona pubblicità per qualunque cosa e per un'azienda di rango elevato trovarsi coinvolta suo malgrado in uno spot involontario è certo una faccenda imbarazzante. Proprio la parola «imbarazzo» è quella che ha usato ieri Pier Luigi Loro Piana, ancora presente nell'azienda che porta il nome di famiglia e che nel 2013 è stata ceduta per alla multinazionale francese Lvmh di Bernard Arnault, che per l'ottanta per cento ha sborsato due miliardi di euro. «È una questione che crea qualche imbarazzo dal punto di vista umano», ha confessato a la Repubblica l'imprenditore, 70 anni, rappresentante della sesta generazione ancora presente nell'impresa. Il gruppo di cui fa parte loro Piana ha già messo in atto tutte le azioni per prendere le distanze e per essere solidali con le posizioni europee rispetto alla tragedia umana che stiamo vivendo.

Lvmh, come altri marchi del lusso di tutto il mondo, nelle ultime settimane ha chiuso i negozi in Russia e ha interrotto le forniture. Questo indica, quanto meno, che il piumino non è stato acquistato per l'occasione ma veniva dagli armadi di casa Putin. «La giacca credo che sia un acquisto che risale a tanto tempo fa ha ipotizzato l'imprenditore, che ha ben in mente modelli e annate ma credo anche che questi siano argomenti minori rispetto alla tragedia di una guerra. Come azienda siamo completamente solidali con le posizioni del gruppo Lvmh. È chiaro da che parte abbiamo scelto di stare. Non mi sento colpevole per quella giacca, ma credo che Putin dovrebbe riflettere sull'ecatombe che sta facendo vivere al popolo ucraino». L'azienda ha già inviato aiuti a Kiev a sostegno della popolazione.

Allo stadio, Putin si è presentato con un piumino chiamato «parka», un capo d'abbigliamento ispirato alla popolazione nordica degli inuit. Quello del presidente russo era blu scuro, indossato sopra a un maglione bianco e al giubbotto antiproiettile. È un capo caldo, anche se a Mosca l'altro ieri la temperatura era ben sopra lo zero, non proibitiva. Ha un valore, dicevamo, di 12mila euro, pari a 1,5 milioni di rubli. Rende di più l'idea confrontare il prezzo con lo stipendio medio in Russia, che si ferma a 33.600 rubli mensili, 286 euro.

«Abbiamo visto purtroppo anche un richiamo all'italianità ha commentato Enrico Letta, riferendosi all'abbigliamento di Putin allo stadio -. Il made in Italy ci rende orgogliosi ma vogliamo vedere un made in Italy più forte e meno legato a un personaggio che sta facendo in negativo la storia del nostro tempo».

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