Motociclista italiano ucciso da un orso

L'uomo aggredito in una foresta in Romania

Motociclista italiano ucciso da un orso
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Un cittadino italiano di 48 anni è stato ucciso in Romania da un orso mentre percorreva in moto l'autostrada Transfagarasan, nella zona di Arefu, a circa 500 metri dalla diga di Vidraru indirezione di Balea Lac. Secondo quanto riportato dall'emittente "Antena 3", l'uomo si sarebbe fermato il 2 luglio, insieme ad altri motociclisti stranieri, quando è stato aggredito e trascinato nella foresta dall'animale. Il suo corpo è stato successivamente ritrovato dalle squadre di soccorso, composte da gendarmi e operatori dell'Ispettorato per le situazioni di emergenza di Arges. Le prime informazioni suggeriscono che sul telefono della vittima sarebbero state trovate immagini dell'orso scattate prima dell'attacco. Le autorità hanno confermato il decesso dell'uomo e avviato un'indagine sull'accaduto, per capire se il 48enne abbia avuto effettivamente un comportamento incauto nell'avvicinarsi all'orso.

La tragedia riporta alla mente la morte di Andrea Papi, il 26enne ucciso dall'orsa Jj4 in Trentino nell'aprile 2023, mentre si allenava correndo nei boschi della Val di Sole. Si era trattato del primo caso di morte in seguito all'attacco di un plantigrado da quando i primi orsi sono stati reintrodotti in Trentino, importati dalla Slovenia a partire dal 1999. Il dramma aveva alimentato prese di posizione opposte. Da una parte chi denunciava la presenza degli animali e l'aggressione come un eccesso di attenzione animalista, ai danni dell'uomo. Dall'altro, chi invece si era schierato dalla parte delle bestie, denunciando una scarsa cautela da parte degli umani. Diciotto persone sono anche finite a processo per aver diffamato Papi, la sorella Laura e la fidanzata Alessia Gregori mediante post offensivi su Facebook.

Decine di gruppi sui social lo hanno invece ricordato con un messaggio simbolico: "Il suo nome resterà il simbolo di una vita spezzata troppo presto, la prima vittima di un pericolo sottovalutato, creato e imposto da chi, spinto da interessi economici e dalla ricerca di finanziamenti europei, ha voluto l'introduzione degli orsi sloveni, ignorando le preoccupazioni e i diritti delle persone che vivono su questo territorio".

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