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M5S pronto al governo col Pd: "Dialogo con Lega finisce qui"

Luigi Di Maio chiude al centrodestra: "Salvini ha deciso di condannarsi all'irrilevanza". E apre ai dem: "Noi differenti, ma sui temi ci siamo"

M5S pronto al governo col Pd: "Dialogo con Lega finisce qui"

Luigi Di Maio è pronto a governare con il Partito democratico. Il leader del Movimento 5 Stelle ha infatti deciso di accogliere l'aut aut di Maurizio Martina e chiudere qualsiasi trattativa con Lega e centrodestra.

"Sono passati circa 50 giorni, abbiamo provato in tutti i modi e in tutte le forme a trovare un contratto di governo con Salvini, ma Matteo Salvini e la Lega hanno deciso di condannarsi all'irrilevanza per rispetto del loro alleato invece di andare al governo nel rispetto degli italiani", ha accusato Di Maio dopo l'incontro con Roberto Fico, "È chiaro che un governo del centrodestra non è più un'ipotesi percorribile. voglio dirlo ufficialmente: per me qualsiasi discorso con la Lega si chiude qui".

Meglio quindi puntare tutto sul Partito democratico, nonostante - lo ammette lo stesso Di Maio - le "profonde differenze" e " dei trascorsi da non ignorare". "Ma sui temi ci siamo", assicura il leader grillino, "Chiedo al Pd di venire al tavolo per verificare se ci sono le condizioni per mettere in pratica un piano: rispetto i tempi decisionali interni ma è chiaro che dobbiamo vederci. Noi ci siamo sui temi, per firmare un contratto di governo per il cambiamento di questo paese, senza rinunciare ai nostri valori e alle nostre battaglie, dal reddito di cittadinanza alla lotta alla corruzione. È chiaro che Lega e Pd restano partiti altertnativi a noi, ma è chiaro anche che nessuno può fare da solo".

Per i 5 Stelle comunque o va a buon fine un accordo con il Pd o si torna al voto: "Non siamo disponibili a dare la fiducia a governi tecnici, del presidente, governi di garanzia, governi di scopo e chi più ne ha più ne metta", ha detto Di Maio, "Se dovesse fallire anche questo tentativo per noi si dovrà tornare alle urne. Decide il presidente della Repubblica ma per noi bisognerà tornare alle urne

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