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Maledizione del Louvre: l'ala egizia sott'acqua. Danneggiate 400 opere

Gravi i danni a centinaia di opere della biblioteca

Maledizione del Louvre: l'ala egizia sott'acqua. Danneggiate 400 opere
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Nuovi guai per il Louvre. Il celebre museo parigino, svaligiato da 4 ladri che il 19 ottobre hanno rubato i gioielli della Corona francese, dopo i problemi strutturali che una ventina di giorni fa hanno provocato la chiusura di una galleria, deve correre ai ripari per l'allagamento della sala delle Antichità egizie. Gravi i danni a centinaia di opere della biblioteca.

Secondo quanto reso noto soltanto ieri, la fuga d'acqua da una tubatura che - secondo alcuni documenti - era già stata segnalata come difettosa, è avvenuta il 26 novembre, mercoledì scorso. "Fra 300 e 400 opere sono state danneggiate", si è appreso da Francis Steinbock, vice amministratore del museo, che ha così confermato l'informazione della rivista La Tribune de l'Art. L'acqua fuoruscita dai tubi si è riversata nella sala, danneggiando in modo molto grave riviste di egittologia e documentazione scientifica utilizzate dai ricercatori. Tutte opere di fine Ottocento-inizio Novecento. Si tratterebbe di opere danneggiate ma si escludono "perdite irreparabili e definitive" sulle collezioni. Che, peraltro, non sono dei documenti unici al mondo, anche se certamente preziosi per gli studiosi di storia egizia che vanno a consultarli. Nessun danno, come sembrava in un primo tempo, a reperti o opere che fanno parte del patrimonio del museo.

I documenti saranno "messi ad asciugare e poi inviati per essere rilegati e posti di nuovo sugli scaffali", aggiunge Steinbock. La direzione del museo ha fatto sapere che la fuga d'acqua è avvenuta sulla rete idraulica che alimenta l'impianto di riscaldamento e ventilazione della biblioteca, nell'ala Mollien. La causa sarebbe una manovra errata di apertura di una valvola, che ha provocato una fuga d'acqua.

Indubbiamente, "il nuovo incidente conferma una situazione che da troppo tempo non fa che peggiorare", lamenta il sindacato Cfdt-Culture. Una ventina di giorni fa, il museo è stato costretto a chiudere a titolo preventivo la Galerie Campana, che custodisce migliaia di vasi e ceramiche dell'antica Grecia raccolti nell'Ottocento dal collezionista romano Giampietro Campana.

Un rapporto dei tecnici del museo ha lanciato l'allarme sulla tenuta di alcune travi già sotto osservazione, che comporta una "fragilità strutturale" al secondo piano dell'ala meridionale. Quanto allo spettacolare furto del 19 ottobre, i ladri sono in carcere ma il bottino è sempre introvabile.

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