
«Ritengo grave - dice l'avvocato Angela Taccia - che alla madre di Sempio siano state poste altre domande, quando si era già avvalsa della facoltà di non rispondere». Niente di anomalo, replicano gli inquirenti: dell'interrogatorio di Daniela Ferrari esiste una regolare registrazione, le domande vengono fatte, ed è lei a rifiutarsi di rispondere volta per volta. A tutte. Compresa quella dove compare un nome finora mai emerso nell'inchiesta. Un nome che non dice nulla né a Sempio, né a suo padre Giuseppe. Ma forse dice qualcosa a mamma Daniela.
È un passaggio intricato delle indagini bis dell'omicidio di Garlasco, quello che sta venendo a galla in queste ore. Finora dell'interrogatorio di Daniela Ferrari, avvenuto lunedì scorso, circolava una ricostruzione semplice: la donna che, come concordato con i legali del figlio, sospettato di essere il vero autore dell'uccisione di Chiara Poggi nel 2007, rifiuta di rispondere come la legge le consente. Poi si sente male, e se ne va piangendo dalla caserma. Invece ora si scopre che le domande sono state fatte e che non una sola volta ma ad ogni domanda la madre dell'indagato ha rifiutato di rispondere. Così il nuovo nome, finisce anch'esso nei verbali della nuova inchiesta della Procura di Pavia.
Inutile chiedere agli inquirenti quale sia il nome che ha fatto la sua comparsa. Nomi al vaglio ce ne sono tanti, l'inchiesta non scava solo sul ruolo di Sempio - che rimane l'unico indagato - ma anche su una lunga serie di personaggi vecchi e nuovi che hanno attirato l'attenzione degli inquirenti e che in buona parte verranno inseriti nell'elenco con cui confrontare le sessanta impronte digitali rilevate sul luogo del delitto e rimaste finora senza titolare. E non è tutto: oltre a eventuali presenze fisiche nella villa dei Poggi si cercano nuove tracce nel circuito di amicizie della vittima, del suo fidanzato di allora Alberto Stasi, condannato come autore dell'omicidio, e anche nella compagnia di Marco Poggi, il fratello minore di Chiara: il giro di cui faceva parte anche Andrea Sempio, il nuovo indagato. E qui sorge un problema.
Perché quando viene interrogato per la prima volta come indagato nel 2017, nell'inchiesta poi archiviata, Sempio mette a verbale i nomi di tutti i ragazzi della compagnia. Cita Marco Poggi, Mattia Capra, Alessandro Biasibetti, Roberto Freddi. E «Angela Taccia»: che all'epoca del delitto aveva 19 anni, come all'incirca tutta la compagnia di Sempio e di Marco Poggi. Oggi ne ha 37, fa l'avvocato, ed è il legale di Andrea Sempio, e ora rende nota a Antenna 3 la comparsa del nuovo nome. L'avvocato Taccia difende Sempio in un'inchiesta su un delitto che lei stessa ha vissuto molto da vicino. Anche lei, come tutti gli amici di Marco Poggi, frequentava la casa dove Chiara è stata assassinata.
E anche lei potrebbe venire chiamata a dissipare i dubbi che ancora aleggiano sulla vacanza che tutto il suo gruppo aveva programmato per Ferragosto alle Cinque Terre, e che si tiene lo stesso nonostante la morte di Chiara (l'unico a non partire è ovviamente Marco Poggi). Proprio alla preparazione di quel viaggio, oggi Andrea Sempio collega le sue insistenti telefonate a casa Poggi, nei giorni precedenti al delitto.
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