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"Non aprire crepe nell'Occidente. Governo in caso di crisi? Non lo terrò in piedi"

Giorgia Meloni esclude il sostegno di Fratelli d'Italia al governo in caso di crisi: "Possono scordarsi i miei voti, prima vanno a casa e meglio è"

"Non aprire crepe nell'Occidente. Governo in caso di crisi? Non lo terrò in piedi"

Fratelli d'Italia non farà da stampella alla maggioranza se ci dovesse essere una crisi di governo nelle prossime settimane. Lo ha detto a chiare lettere Giorgia Meloni, che ha escluso l'ipotesi di sostenere l'esecutivo guidato da Mario Draghi qualora ci dovesse essere un incidente in grado di far saltare tutto: "Io non terrò in piedi il governo. Se domani mi chiedessero i voti che mancano alla maggioranza se li possono scordare. Questo governo prima va a casa e meglio è".

Il "no" della Meloni

La presidente di Fratelli d'Italia, intervistata da Bruno Vespa nella rassegna "Forum in Masseria" a Manduria, ha commentato gli ultimi sviluppi che stanno scaldando gli animi tra i partiti di maggioranza. Più di qualcuno teme che Giuseppe Conte stia lavorando per sfilarsi a stretto giro. Ma cosa accadrebbe a quel punto? Senza dubbio quella delle elezioni anticipate sarebbe la strada più quotata. "Speriamo", è il commento della Meloni.

Ci sarebbe però da fare i conti con il conflitto militare in corso tra Ucraina e Russia, una situazione che in maniera inevitabile riguarda l'ambito internazionale. Tuttavia la numero uno di FdI ha fatto notare che una crisi del genere potrebbe non trovare una soluzione a breve ma protrarsi addirittura per i prossimi anni: "E allora che facciamo?". In sostanza sostiene che la guerra in corso tra Kiev e Mosca non possa influire sulle tempistiche del ritorno alle urne nel nostro Paese.

Il governo nel 2023

Va detto che appare difficile immagine uno strappo del Movimento 5 Stelle, le cui polemiche sembrano essere un tentativo per ottenere visibilità politica e recuperare un minimo del terreno perso in vista delle elezioni amministrative. Lo scenario più probabile è che la legislatura arrivi fino al suo naturale termine, con le elezioni fissate nel 2023.

Già da ora Giorgia Meloni ha le idee ben chiare e le ha ribadite senza lasciare spazio a libere interpretazioni: "Il governo voglio farlo col centrodestra, ho detto che non sono disponibile ad andare al governo a ogni costo". Di fatto ha chiuso le porte a un possibile accordo di governo con il Partito democratico - di cui alcuni giornali hanno parlato nei giorni scorsi - che è stata definita un'ipotesi "che non c'è, è bizzarra". Ritiene infatti che "non si debba andare al governo con loro" per essere reputati presentabili.

I rapporti nel centrodestra

In giornata Matteo Salvini ha confermato che Giorgia Meloni sarebbe presidente del Consiglio qualora Fratelli d'Italia avesse più voti degli altri partiti all'interno del centrodestra. Per la presidente di FdI si tratta di un chiarimento "giusto e buono", che fa chiarezza nei rapporti nella coalizione. Agli alleati di Forza Italia e Lega però ha chiesto di essere netti una volta per tutte: "Si vuol vincere con Fratelli d'Italia o si vuole non vincere per andare al governo?".

Il viaggio di Salvini a Mosca

La Meloni infine ha parlato dell'ipotetico viaggio di Salvini a Mosca, una missione di pace per parlare con alti esponenti della Federazione Russa. Prima della partenza però ne parlerebbe con il premier Mario Draghi e con i vertici della Lega. "Non ne conosco i termini. L'unica cosa sulla quale bisogna fare molta attenzione è non dare segnali di crepe nel fronte.

Abbiamo bisogno di una postura solida dell'Occidente", è il punto di vista della presidente di Fratelli d'Italia.

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