Guerra in Ucraina

"Non so se andrò a Mosca. Letta? Battute di cattivo gusto"

Il leader della Lega è pronto per il viaggio di pace a Mosca: "Farò ogni sforzo affinché Putin incontri Papa Francesco. È mio dovere fare di tutto per il cessate il fuoco"

"Non so se andrò a Mosca. Letta? Battute di cattivo gusto": Salvini fa il punto

Nulla è stato ancora ufficializzato, ma nelle intenzioni c'è quella di volare a Mosca per cercare di intavolare una serie di discorsi che portino alla pace. È questa la volontà confermata da Matteo Salvini, che però ha voluto precisare che prima della missione di pace verrebbero fatti "tutti i passaggi necessari": l'ex ministro dell'Interno ne parlerebbe prima con il presidente del Consiglio Mario Draghi e con i vertici del partito.

L'iniziativa ha colto di sorpresa Palazzo Chigi e la Farnesina, ma il leader della Lega è determinato a partire per cercare di spianare la strada al cessate il fuoco. Inoltre, ai microfoni di Sabato Anch'io su Rai Radio 1, ha tenuto a chiarire che al momento "non ho certezze che ci andrò". Si parla del 2 giugno come possibile data, ma è ancora tutto da vedere: "Non dipende da me". Comunque ha assicurato che non andrebbe a nome del governo: "Non vado a nome del governo, vado rappresentando il sentimento della maggioranza degli italiani".

La missione di Salvini

Il segretario del Carroccio, intervistato da La Stampa, ha sottolineato quanto sia importante attivarsi sul fronte della diplomazia a distanza di tre mesi dallo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia. Il conflitto militare sta provocando numeri drammatici sul fronte delle vittime, sia tra gli eserciti sia tra la popolazione civile. In tal senso Salvini ha rimarcato che se si vuole arrivare a un cessate il fuoco "lo chiedi innanzitutto a chi ha cominciato il conflitto". "È mio dovere fare di tutto", ha aggiunto.

Per questo il numero uno della Lega ritiene opportuno avere dei colloqui con alti esponenti vicini a Vladimir Putin. Ad esempio si fanno i nomi del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Salvini ha ricordato che in queste settimane ha lavorato per aprire dei canali diplomatici con tanti Paesi. Non esclude la sua presenza a Kiev, senza dimenticare che ha già incontrato anche ambasciatore e console.

L'incontro Putin-Papa

L'obiettivo del leader leghista è ambizioso: "Sarei felice se il presidente Putin accettasse di vedere Papa Francesco e farò ogni sforzo affinché questo avvenga". Di recente il Pontefice ha speso parole che vanno chiaramente nella direzione della ricerca della pace: il Santo Padre si è detto pronto a incontrare il presidente della Federazione Russa.

L'auspicio di Salvini è che Putin accolga l'appello di Papa Francesco e che accetti un cessate il fuoco almeno di 48 ore. In quel lasso di tempo si potrebbe individuare una sede neutrale per trattare sulla pace. "Israele, Santa Sede, Turchia: ovunque pur di far tacere le armi", ha spiegato l'ex ministro dell'Interno.

Lo scontro con Letta

Ieri sera era trapelata la voce riguardo la possibile visita di Salvini a Mosca. Alle indiscrezioni sono ovviamente seguite le reazioni politiche. Fonti del ministero degli Esteri hanno fatto sapere di non aver ricevuto "alcuna comunicazione" e di non essere a conoscenza di una possibile missione. Enrico Letta ci è andato giù pesante: "Va dove naturalmente gli batte il cuore". Il segretario del Partito democratico le ha bollate come "iniziative strampalate" che "non hanno alcuna utilità".

Non è mancata la risposta di Salvini, secondo cui le battute di Letta sono state di "dubbio gusto". Il leader della Lega ha poi posto l'accento nuovamente sull'importanza della sua ipotetica missione a Mosca: "Non vado mica a giocare a bocce, non vado a vedere il Milan.

Si parla con i governi, con le istituzioni".

Commenti