Non poteva essere più in discesa la strada che porta alla chiusura della tre giorni di Fratelli d'Italia a Pescara. Dopo decine di panel che hanno coinvolto 135 relatori e 2.200 delegati assiepati sotto la tensostruttura vista mare sulla spiaggia, oggi toccherà a Giorgia Meloni chiudere la kermesse lanciando la sua candidatura alle Europee dell'8 e 9 giugno. Prima di lei interverrà Antonio Tajani, che per le 15.30 ha anche convocato una conferenza stampa nella sede regionale di Forza Italia.
Mentre mancherà all'appello Matteo Salvini, che ha fatto sapere ieri pomeriggio interverrà solo in video-collegamento. Una scelta dovuta a ragioni personali, assicurano da Fdi cercando di gettare acqua sul fuoco. Già, perché la decisione di non essere fisicamente presente a Pescara arriva al termine di due giorni di tensioni sul caso Vannacci. Frizioni interne alla Lega, ma pure con Fdi. Dopo la polemica di venerdì tra il ministro Guido Crosetto e il vicesegretario del Carroccio Andrea Crippa, ieri ci ha infatti pensato l'intervista a La Stampa del generale ad alzare ulteriormente la tensione. Con una netta presa di distanza sull'idea di istituire classi separate per i disabili da parte di tutti i big di Fdi (da Giovanni Donzelli a Tommaso Foti, passando per i ministri Andrea Abodi ed Eugenia Roccella). I toni, però, non sono polemici. Perché, evidentemente, Meloni non vuole aprire fronti con Salvini alla vigilia di una giornata che deve essere interamente dedicata alla sua candidatura come capolista in tutte e cinque le circoscrizioni elettorali. La premier la formalizzerà oggi verso mezzogiorno, durante un discorso che dovrebbe durare all'incirca un'ora e nel quale ripercorrerà le cose fatte in questi diciotto mesi a Palazzo Chigi. Puntando soprattutto sui dossier europei, dall'immigrazione al Pnrr. Gli stessi su cui si concentrerà durante una campagna elettorale in cui Meloni vuole tenere un profilo istituzionale, tanto che al momento si sta ragionando su uno o due comizi al massimo (a Roma quello conclusivo). Ma non è escluso che alla fine possa decidere di non farne affatto.
Sulla spiaggia di Pescara si respira un clima di cauto ottimismo. Secondo il ministro Raffaele Fitto, infatti, l'obiettivo è «prendere gli stessi voti delle Politiche», che dopo diciotto mesi al governo sarebbe effettivamente un successo. E in effetti, almeno stando ai sondaggi, il 26% è assolutamente alla portata. Un buon umore forse legato anche alle vicissitudini dell'affaire Vannacci, visto che negli ultimi giorni sta svanendo il timore che la candidatura del generale possa togliere voti a Fdi. «In Veneto il saldo sarà invariato, perché se fa prendere qualche voto in più alla Lega altrettanti gliene fa perdere», spiega il coordinatore veneto Luca De Carlo. E il fatto che Salvini abbia alla fine deciso di evitare di essere presente fisicamente a Pescara dove i giornalisti gli avrebbero ovviamente chiesto di Vannacci lascia supporre che non abbia tutti i torti. Ma sulla decisione, comunicata dal leader della Lega direttamente a Meloni, potrebbe aver pesato anche la circostanza di ritrovarsi nella foto di famiglia del centrodestra come unico leader che ha scelto di non candidarsi in prima persona (a differenza di Meloni e Tajani).
Il fatto che oggi non ci sarà la photo opportunity, però, è davvero l'ultimo dei pensieri dei militanti riuniti a Pescara.
Decisamente più appassionati dal FantaCongresso, una sorta di FantaSanremo in salsa Fdi, con un punteggio per ogni frase detta sul palco («benevenuti al Giorgia beach party», valeva 50 punti e pare che Marco Osnato li abbia portati a casa).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.