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Meloni respinge il Pd sul dossier migranti: "Siamo contro la tratta"

La premier replica alle accuse di Schlein «Governo disumano, reato di solidarietà»

Meloni respinge il Pd sul dossier migranti: "Siamo contro la tratta"

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Ci mancava solo «il reato di solidarietà». Ma mai porre limiti alla florida fantasia dei «sinistri» che l'ha partorito, per bocca della segretaria del Pd, Elly Schlein, commentando i fermi amministrativi e le sanzioni fioccate in capo a tre Ong che hanno violato il decreto convertito in legge Piantedosi che disciplina la condotta delle Ong in mare. È scontro tra governo e opposizione ancora una volta sull'immigrazione. «Reato di solidarietà? Facciamo applicare leggi e principi che esistono da sempre in ogni Stato: non è consentito agevolare l'immigrazione illegale e favorire, direttamente o indirettamente, la tratta di esseri umani». Replica il premier Giorgia Meloni, aggiungendo: «Solidarietà è fermare i viaggi della speranza e le morti in mare. Perché contribuire ad arricchire chi organizza la tratta degli esseri umani non ha nulla a che fare con le parole solidarietà e umanità». Ma cosa è accaduto? Le Ong, avvezze com'erano con i governi precedenti a fare ciò che volevano, ciondolavano al largo delle coste libiche e tunisine in attesa di trasbordare i migranti salpati da poco e quando erano stracolme chiedevano un porto sicuro (Pos) all'Italia. Adesso possono effettuare solo un soccorso, salvo diverse disposizioni delle autorità marittime italiane. E così, in questi giorni, la spagnola Open Arms, la Aurora della tedesca Sea Watch, e la tedesca Sea Eye 4 hanno violato la legge e sono fioccati dei provvedimenti. La prima è stata la Aurora che il 19 agosto anziché dirigersi nel porto di Trapani indicato dal Viminale, è approdata a Lampedusa, dove sono sbarcati i 72 migranti a bordo. Una condotta che reitera, peraltro, quanto aveva fatto a giugno quando, dopo aver preso a bordo 39 migranti, anziché dirigersi a Trapani, come richiesto dalle autorità marittime, è attraccata ancora una volta a Lampedusa. E non è tutto, perché, secondo fonti del Giornale, ha preso a bordo i 72 passeggeri «in più soccorsi e senza autorizzazione dell'Imrcc di Roma». Per Open Arms, dopo lo sbarco a Carrara di 195 migranti sono stati decisi il fermo amministrativo e una multa di 10mila euro. Da fonti del Giornale risulta che «la nave, dopo il primo intervento in mare non coordinato dall'Imrcc di Roma, ha operato altri soccorsi. E non era in area Sar italiana». Fermo amministrativo e sanzione anche per Sea Eye 4 che martedì è approdata a Salerno con 114 migranti. Le Ong si scatenano sui social, e la segretaria Dem sembra fare il loro portavoce: «Il paradosso dice - è che sempre più spesso è la Guardia Costiera italiana a richiedere il loro intervento di supporto», ribadendo quanto dichiarato dalle tre Ong fermate e sanzionate, sorvolando sul fatto che ci sono disposizioni che vanno ottemperate. Intanto, per via del vento e del mare mosso, da domenica si sono registrati pochi arrivi a Lampedusa. Questo, unito ai continui trasferimenti operati dalla prefettura di Agrigento, d'intesa col Viminale, l'hotspot è stato quasi svuotato. Ieri gli ospiti erano circa 500.

A Porto Empedocle, intanto, è stata montata dai vigili del fuoco una nuova tenda per accogliere i migranti in area sbarchi. Ieri la Humanity 1 ha soccorso 60 migranti su una barca. In Sardegna sono stati rintracciati, mentre proseguivano verso Carbonia, 4 migranti sbarcati autonomamente. Il loro arrivo segue quello di altri 24 migranti giunti nella notte tra lunedì e martedì. Da inizio anno sono sbarcati sulle nostre coste 105.909 migranti a fronte dei 51.328 dello stesso periodo del 2022.

C'è stato, dunque, un incremento del 106,34%, dato che comunque attesta l'inversione di rotta.

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