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L'ultimatum di Meloni: "Serve intesa per il premier". Salvini: "Decide chi prende più voti"

La leader di FdI avverte: "Confermare le regole o non ha senso governare insieme". Salvini garantisce: "Chi avrà un voto in più indicherà il premier"

L'ultimatum di Meloni: "Serve intesa per il premier". Salvini: "Decide chi prende più voti"

Trovare un'intesa definitiva sul prossimo presidente del Consiglio e correre compatti verso la vittoria. È questo l'appello lanciato da Giorgia Meloni, che ha invitato gli alleati a raggiungere un accordo su chi sarà il prossimo premier qualora il centrodestra dovesse trionfare alle elezioni di domenica 25 settembre. "Se non dovessimo riuscire a metterci d'accordo su questo, non avrebbe senso andare al governo insieme", ha dichiarato la leader di FdI.

La posizione della Meloni

La presidente di Fratelli d'Italia, in un'intervista rilasciata ai microfoni del Tg5, ha dunque chiesto a Forza Italia e Lega di non mettere da parte il sistema di regole che la coalizione ha tenuto in piedi fino a questo momento. La Meloni è convinta che sia necessario confermare tutte quelle regole "che nel centrodestra hanno sempre funzionato, che noi abbiamo sempre rispettato e che non si capisce per quale ragione dovrebbero cambiare oggi".

La rassicurazione di Salvini

Da parte di Matteo Salvini è arrivato una rassicurazione a stretto giro: "Chi avrà un voto in più, avrà l'onore e l'onere di indicare il premier". Il segretario della Lega ha chiesto di lasciare "a sinistra litigi e divisioni" e ha confermato la totale disponibilità a ragionare con gli alleati sul programma di governo "partendo da tasse, lavoro, immigrazione e ambiente".

Il sospetto sulla sinistra

Al di là del nodo sulla premiership all'interno della coalizione, la numero uno di FdI si è detta consapevole che da sinistra partirà la solita macchina del fango contro il centrodestra. I piani del fronte rosso non si limitano solo alle ammucchiate politiche per tentare di arginare gli avversari, ma vanno anche nel campo delle offese personali, delle solite lezioni di superiorità e del doppiopesismo.

"Penso che sarà un campagna elettorale violentissima. E penso anche che la sinistra abbia bisogno di inventare una macchina del fango contro di noi perché non può dire niente di concreto e di vero", è il sospetto della Meloni. Che però ha assicurato che Fratelli d'Italia non intende indietreggiare di fronte agli attacchi ricevuti e che continueranno ad arrivare nelle prossime settimane: "Non ci facciamo intimidire".

Di recente Enrico Letta ha polarizzato lo scontro politico: a suo giudizio la sceltà sarà tra il Partito democratico e FdI. La Meloni ritiene che la tesi del segretario del Pd sia giusta, visto che rappresentano i due principali partiti che si confronteranno alle prossime elezioni. "Considero questa una buona notizia perché nel bipolarismo si confrontano identità: centrodestra contro centrosinistra, progressisti contro conservatori. Questo è lo scontro e gli italiani sceglieranno da che parte stare", è il commento della leader di FdI in merito a un possibile ritorno del sistema bipolare.

Le priorità di FdI

Giorgia Meloni ha poi indicato le priorità che saranno contenute nel programma di Fratelli d'Italia: tra i pilastri rientrano il presidenzialismo, il sostegno all'economia reale e una forte attenzione al sociale (dagli anziani ai poveri passando per i giovani). Punti qualificanti su cui ha fatto delle osservazioni: "Chi in questa Nazione vuole fare non deve essere disturbato dallo Stato.

Ormai non esiste più un ceto medio e una forza sociale come la nostra non può fingere di non vedere".

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