
La settimana che inizia oggi sui mercati ruoterà intorno all'impatto dell'attacco di Israele all'Iran e i riflettori sono puntati sui beni rifugio. Gli investitori si stanno infatti già posizionando verso asset considerati più sicuri, come oro, dollaro e titoli di Stato americani, mentre sulle Borse la tensione è destinata a rimanere alta per la possibilità di un allargamento del conflitto ad altre regioni del Medio Oriente, o agli Usa.
Gli analisti invitano quindi a monitorare con particolare attenzione l'andamento di petrolio, gas naturale, oro, settore energetico e della difesa, ma soprattutto valute rifugio come dollaro, franco svizzero e yen. E poi l'oro, il cui prezzo venerdì scorso è schizzato di oltre l'1%, superando i 3.420 dollari, avviandosi verso il massimo storico raggiunto ad aprile scorso di 3.500,05 dollari.
Questi sviluppi complicano ulteriormente la vita anche alla Bce. L'inflazione nell'Eurozona è rimasta contenuta negli ultimi mesi grazie alla diminuzione dei prezzi dell'energia. Ora la situazione rischia di cambiare e l'aumento dei costi rappresenta un'ulteriore preoccupazione per il settore manifatturiero.
La settimana si apre inoltre con i dati sull'inflazione in Italia e si chiuderà venerdì con quelli dalla Germania. Mercoledì occhi puntati sulla Federal Reserve e sulla decisione sui tassi.
Dopo aver allentato la politica monetaria di 100 punti base nel secondo semestre del 2024, è probabile che la banca centrale americana continui a tenerli invariati in attesa di maggior chiarezza, in particolare sui dazi.