
Giù i dazi con l'America Latina. La Commissione europea ha dato il via libera all'intesa tra la Ue e il Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) che sarà quindi presentata ai 27 Paesi membri, per le necessarie ratifiche nazionali, e all'Eurocamera. L'accordo è stato approvato assieme all'aggiornamento dell'intesa con il Messico. La previsione di Bruxelles è che entro fine anno possa entrare in vigore il primo e all'inizio del 2026 il secondo.
L'obiettivo è quello di diversificare le relazioni commerciali dopo la guerra delle tariffe scatenata da Donald Trump. Secondo la Commissione guidata da Ursula von der Leyen, con questo accordo le esportazioni annuali dell'Ue verso il Mercosur aumenteranno fino al 39% (49 miliardi di euro), sostenendo oltre 440mila posti di lavoro in tutta Europa e verranno, inoltre, ridotti i dazi spesso proibitivi del Mercosur sulle esportazioni della Ue, anche su prodotti industriali chiave, come automobili (attualmente al 35%), macchinari (14-20%) e prodotti farmaceutici (fino al 14%). Sempre secondo Bruxelles, le esportazioni agroalimentari della Ue verso il Mercosur cresceranno di quasi il 50%, perché saranno ridotte le tariffe doganali sui principali prodotti agroalimentari, in particolare vino e liquori (fino al 35%), cioccolato (20%) e olio d'oliva (10%). Verrà, inoltre, messo fine alla concorrenza sleale dei prodotti del Mercosur che imitano i prodotti autentici della Ue, proteggendo 344 indicazioni geografiche della Ue.
Il governo Meloni "accoglie con favore l'inserimento di un pacchetto di salvaguardie aggiuntive a tutela degli agricoltori europei". Queste salvaguardie aggiuntive - ricorda in una nota Palazzo Chigi - prevedono, come attivamente chiesto negli scorsi mesi dall'Italia, un meccanismo di monitoraggio e intervento rapido in caso di perturbazioni nei prezzi, anche a livello di singolo Stato membro, il rafforzamento dei controlli fito-sanitari sulle merci in ingresso per assicurarne il pieno rispetto di standard e regolamentazioni Ue e l'impegno a prevedere compensazioni adeguate per le filiere agricole eventualmente danneggiate. Tuttavia, assicurano dall'esecutivo, "l'Italia valuterà, anche attraverso il coinvolgimento delle rilevanti associazioni di categoria, l'efficacia delle garanzie aggiuntive previste e la conseguente possibilità di sostenere o meno l'approvazione finale" dell'intesa. E proprio da due di queste associazioni arrivano già le prime reazioni. In un comunicato Coldiretti e Filiera Italia sottolineano che l'accordo con il Mercosur "deve essere vincolato a precise garanzie sul rispetto del principio di reciprocità degli standard produttivi e su controlli su tutti i prodotti agroalimentari che entrano in Europa, se non vogliamo mettere a rischio la salute dei consumatori e il futuro delle filiere agroalimentari". La previsione di una clausola di salvaguardia, seppur un passo in avanti, secondo le due associazioni non è sufficiente a sostenere le imprese rispetto ai possibili contraccolpi dell'accordo. Occorre "garantire controlli sul 100% dei prodotti che entrano nei confini europei, visto che nei Paesi sudamericani", ricordano Coldiretti e Filiera Italia, "si fa tutt'ora largo uso di antibiotici e altre sostanze come promotori della crescita negli allevamenti, oltre a pesticidi vietati da anni in Ue".
Nel
comunicato viene, infine, ricordato che nei primi nove mesi di quest'anno sono scoppiati 130 allarmi alimentari nei Paesi Ue legati all'importazione di prodotti alimentari dal Mercosur, di cui oltre un terzo proprio sulla carne.