Da Milano a Varese, al Nord c'è un asse Salvini-Alfano

Al di là delle dichiarazioni pubbliche la strana alleanza tra Salvini e Alfano non si limita a Milano

Da Milano a Varese, al Nord c'è un asse Salvini-Alfano

Milano e non solo. Perché al di là delle dichiarazioni pubbliche la strana alleanza tra Matteo Salvini e Angelino Alfano non si limita certo alla corsa per Palazzo Marino. Nonostante i due se ne continuino a dire di tutti i colori, infatti, l'asse tra Lega e Ncd regge saldamente in quasi tutti i comuni del Nord dove si andrà al voto. In Lombardia, per dire, tutti con la sola eccezione di Gallarate. E con Varese a fare da caso di scuola. È qui, infatti, che il 12 aprile del 1984 nasce la Lega autonomista lombarda, con Umberto Bossi, la moglie Manuela Marrone, Giuseppe Leoni e Pierangelo Brivio che sottoscrivono davanti al notaio Franca Bellorini l'atto costitutivo del movimento. Varese, insomma, è la culla del Carroccio, la città del Senatùr ma pure di Roberto Maroni e Giancarlo Giorgetti. E che sia questa la piazza dove l'intesa tra Lega e Ncd è più salda che mai non può non avere un suo valore simbolico. Peraltro, Varese è politicamente la città più forte della Lombardia dopo Milano. Basti pensare che non ha solo dato i natali all'attuale governatore della regione, ma pure che è la città del presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo, esponente di Ncd molto vicino a Comunione e liberazione. E sono proprio Maroni e Cattaneo i fautori della candidatura a sindaco di Paolo Orrigoni, patron di Tigros, una catena di circa 60 supermercati quasi tutti nella provincia di Varese. Una candidatura fortemente voluta dalla Lega e, appunto, da Cattaneo, il cui partito, giusto per salvare la forma, non si presenterà con il simbolo di Ncd ma sotto le insegne più discrete dei Popolari. Lo stesso schema usato in tutto il Nord, dove il simbolo del Nuovo Centrodestra non ci sarà. Al massimo potrebbe rispuntare il vecchio logo dell'Udc, ma solo a Desio e a causa di beghe interne. Anche fuori dalla Lombardia, la strana alleanza tiene. A Novara, per esempio, come pure a Savona e Trieste e in decine e decine di comuni più piccoli.Insomma, se pubblicamente Salvini e Alfano non perdono occasione per polemizzare, sul territorio - al Nord in particolare - vanno a braccetto. E pensare che il leader del Carroccio ha punzecchiato il ministro dell'Interno solo qualche giorno fa, dopo i tragici fatti di Bruxelles. Mentre Alfano è arrivato persino a puntare il dito contro un Silvio Berlusconi che sarebbe colpevole di non far niente davanti alla «deriva populista» della Lega. «A destra è nato un asse di destra Salvini-Meloni che è contro l'Europa comunque, contro l'euro sempre, contro i rifugiati a prescindere, in ogni caso con Marine Le Pen», spiegava solo una settimana fa il leader centrista in una lettera agli iscritti di Ncd. Con un'avvertenza: «Chi sta nel Ppe - scrive Alfano - necessariamente deve stare dall'altra parte: dalla parte opposta agli estremisti e populisti».

Insomma, «il nodo è venuto al pettine per Forza Italia» perché, conclude il ministro dell'Interno, «sia il nodo, che il pettine sono suoi». Una lettura su cui sarebbe interessante sapere come la pensano le decine di candidati sindaci che Lega e Ncd sostengono insieme in tutto il Nord. A partire da Varese.

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