Politica

Nuova boutique Armani a Firenze

Nove vetrine su Palazzo Strozzi e uno spazio dedicato alla bellezza

Lucia Serlenga

Via de' Tornabuoni 83/r: è il nuovo luogo di culto per la moda internazionale inaugurato ieri a Firenze da Armani. Una boutique con nove vetrine che si affacciano su Palazzo Strozzi e illuminano una delle vie più eleganti del centro storico di Firenze. «Voglio favorire una maggiore integrazione con il tessuto urbano» ha risposto re Giorgio a chi gli chiedeva il suo punto di vista su lusso e turismo di massa. Sta di fatto che ieri tutto il bel mondo fiorentino ha risposto con entusiasmo all'invito di Armani che ha celebrato quest'apertura con una serata esclusiva chiamata Giorgio's come l'appuntamento per members-only che anima i giovedì dell'Armani Privé Club a Milano. La grande festa è culminata poi in un luogo straordinario come Palazzo Pandolfini, uno degli edifici più belli del tardo Rinascimento in città mai utilizzato dal mondo della moda. Una costruzione che secondo quanto racconta il Vasari, fu disegnata tra il 1513 e il 1514 da Raffaello. Un contesto perciò ricco di storia e allo stesso tempo molto raffinato, perfetto per accogliere i cinquecento ospiti che hanno potuto godere della performance live dei Morcheeba con il DJ set di Sergio Tavelli. La boutique che precedentemente era situata al civico 48/r, comprende non solo una varietà di marmi sul pavimento a seconda degli spazi, ma segue un nuovo concept, ideato da Giorgio Armani in collaborazione con il suo team di architetti e rispetta l'originaria architettura del palazzo. Lo spazio, ampio e luminoso, si sviluppa in una successione di stanze collegate tra loro da eleganti portali con finitura platino. Nuova l'area che comprende un corner e una vetrina dedicati interamente al make up e alle fragranze della linea Giorgio Armani Beauty. Questa è la prima boutique al mondo con l'isola beauty, ma d'ora in poi tutte le boutique Giorgio Armani avranno uno spazio dedicato alla bellezza. E una bellezza speciale avevano spazi dedicati. Last but not least: gli informal modelling ovvero i venti modelli, dieci uomini e dieci donne, che vestiti di tutto punto con quello stile così unico da essere riconoscibile al primo colpo d'occhio, si confondevano tra gli ospiti presenti in boutique.

Come gente che si può incontrare per le vie di Firenze, ma non solo, perché Armani, con quell'allure moderna ma sempre carica dei codici di stile di un designer che ha fatto la storia della moda italiana, è ormai patrimonio del mondo.

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