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"Il nuovo termovalorizzatore entro il 2026"

L'impegno del sindaco Gualtieri: "Sarà un impianto efficiente e vantaggioso"

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Roma avrà il suo termovalorizzatore nei tempi stabiliti. L'impegno preso dal sindaco Roberto Gualtieri è stato ribadito in occasione dell'evento «Roma Locomotiva d'Italia - Capitale Pulita», tenuto a Palazzo Wedekind. Oltre al primo cittadino erano presenti l'amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo, il viceministro dei trasporti, Galeazzo Bignami, il viceministro dell'ambiente Vannia Gava, il direttore di pneumologia del Policlinico Gemelli Luca Richeldi, il vicepresidente dell'azienda Hitachi Fabio Dinale. Presenti in videocollegamento il presidente della Syctom (che gestisce impianti in Francia) Corentin Duprey e il manager che gestisce il termovalorizzatore di Vienna, Alexander Kirchner. «Sarà un impianto efficiente e vantaggioso dal punto di vista ambientale che lavorerà 600mila tonnellate l'anno di rifiuti. Secondo la gerarchia dei rifiuti a livello europeo dobbiamo preferire questi impianti che chiudono il ciclo e sono preferibili alla discarica perché sono moderni e tecnologicamente avanzati», ha detto Gualtieri per motivare la scelta del Comune di portare avanti senza esitazione la costruzione dell'impianto. Il sindaco ha spiegato l'importanza della raccolta differenziata: «Non bisogna abbandonarla, anzi, dobbiamo rafforzarla per accelerare anche sul tema del riuso. Ci sono due soluzioni: può essere messa nelle discariche oppure nei termovalorizzatori. Noi abbiamo scelto la seconda e, più è vicino il termovalorizzatore meglio è. L'obiettivo è ambizioso, ci sarà un residuo minimale. Il termovalorizzatore va fatto per la quota indifferenziata che, ovviamente, va ridotta al minimo possibile.

I tempi sono molto serrati ma è giusto così». Sui tempi di realizzazione Gualtieri ha detto: «Abbiamo immaginato la fine dei lavori al termine del 2026. Poi ci sono i test, i collaudi ma sono comunque tempi molto serrati per un'opera come questa.

C'è un cronoprogramma massimo per il progetto che si mette a gara ma poi le offerte possono proporre anche tempi più serrati», ha concluso Gualtieri.

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