
Il Consiglio dei ministri conferma l'ok al nuovo decreto flussi. In arrivo anche il bonus annuale per le mamme. Il governo Meloni licenzia inoltre altri due importanti provvedimenti nella riunione di ieri: l'ok ai due disegni di legge, uno sulla valutazione delle performance dei dirigenti degli enti locali e la norma per la riduzione delle emissioni. E migliora anche l'indebitamento netto, rispetto al Dfp, pari a circa 500 milioni di euro come stabilito dal disegno di legge relativo al Rendiconto generale dello Stato per il 2024 e per l'assestamento di bilancio per l'anno 2025. Mentre il Dl economia viene bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato. Soprattutto quest'ultimo provvedimento introduce misure di grande impatto. Una su tutte: il bonus annuale da 480 euro riconosciuto alle lavoratrici madri di due o più figli. Nel dettaglio, si tratta di una somma "non imponibile ai fini fiscali e contributivi, pari a 40 euro mensili, per ogni mese o frazione di mese di vigenza del rapporto di lavoro o dell'attività di lavoro autonomo, da corrispondere alla madre lavoratrice titolare di reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro su base annua". Il bonus è riconosciuto dall'Inps alle lavoratrici madri "con due figli e fino al mese del compimento del decimo anno da parte del secondo figlio". Ma la stessa somma è riconosciuta anche alle madri lavoratrici "con più di due figli e fino al mese di compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo", a condizione che "il reddito da lavoro non consegua da attività di lavoro dipendente a tempo indeterminato".
Non solo: il governo lavora a un contributo straordinario per le famiglie che esauriscono dopo 18 mesi l'Assegno di Inclusione e devono aspettare un mese per riavere l'indennità pari a circa 500 euro a nucleo.
Confermata l'Iva al 5% sulle transazioni di opere d'arte. Nel Dl economia entrano anche i fondi per la manutenzione di strade: "la manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane - si legge - è incrementata di 47,5 milioni di euro per l'anno 2025 e di 302,5 milioni di euro per l'anno 2026". La spesa è autorizzata con corrispondenti riduzioni di altri capitoli.
Non solo spese. Il governo, infatti, ha trasmesso alla Commissione Ue la richiesta di pagamento dell'ottava rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per un importo pari a 12,8 miliardi di euro. Via libera anche al decreto flussi per il triennio 2026-2028. Un provvedimento che incassa l'apprezzamento da parte di Coldiretti: "Il nuovo decreto flussi rappresenta un importante passo avanti per garantire la disponibilità di lavoratori nei campi e, con essa, la produzione alimentare nel Paese". Il decreto fissa infatti la quota d'ingresso, grazie a intese con gli Stati esteri, di immigrati destinati a soddisfare la richiesta di manodopera. Il governo Meloni ipotizza nel triennio 2026-2028 una quota pari a 500mila ingressi. Suddivisi in 164.800 ingressi l'anno tra lavoratori stagionali e non, colf e badanti. L'esecutivo Meloni ha praticamente rivoluzionato il sistema delle quote. Innanzitutto è modificato il click day, la giornata dedicata alle aziende per far domanda di manodopera straniera. Con il nuovo meccanismo è stato abrogato il click day nazionale: sarà spalmato per settori e regioni.
Deliberato, inoltre, lo stato di emergenza per gli eventi meteorologici che si sono verificati tra il 15 e il 17 aprile scorso nel territorio della Città metropolitana di Torino e delle Province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo,
Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola. "La durata del provvedimento - spiega Musumeci - è prevista di 12 mesi. A favore della Regione, stanziamento di 17 milioni e 700 mila euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali".