Ora spunta anche l'under 35 nostalgico del comunismo

Marco Sarracino, segretario metropolitano del Pd under 35 e candidato alla Camera come capolista a Napoli, finisce nella bufera per un post in cui inneggia al comunismo

Ora spunta anche l'under 35 nostalgico del comunismo

E, sono tre. Dopo Raffaele La Regina e Rachele Scarpa, anche un altro capolista del Pd under 35, Marco Sarracino, finisce nell'occhio del ciclone. Se ai primi due si contesta di aver assunto posizioni antisemite, il terzo giovane dem sembra soffrire di nostalgia.

"Dopo i giovani candidati del Pd che negano il diritto all’esistenza e alla sicurezza di Israele, arriva anche chi inneggia all’Unione Sovietica", è la denuncia di Giorgia Meloni che,su Facebook, ha postato lo screenshot di un post Instagram pubblicato da Sarracino il 7 ottobre del 2019 in occasione della rivoluzione d'ottobre."Beati quelli che si ribellano per ottenere un mondo più giusto. Buon anniversario della Rivoluzione”, si leggeva nel post Instagram di Sarracino, segretario metropolitano del Pd e candidato alla Camera nel collegio plurinominale Napoli 2 come capolista. Il 32enne napoletano laureato in Economia aziendale all’Università Federico II, non è un novellino della politica. Anzi, fa parte della direzione nazionale del partito dal 2013 e, pur essendo fortemente impegnato sui temi delle periferie, del mondo del precariato e degli ultimi, non sarebbe dovuto cadere in un simile errore. Ora, ad ogni modo, non è più possibile trovare traccia di questo post (se non attraverso lo screenshot pubblicato dalla Meloni) perché il profilo Instagram del giovane dirigente democratico risulta "non disponibile". In sostanza, potrebbe essere stato chiuso dallo stesso Sarracino per evitare l'arrivo di un'onda di polemiche che potrebbero nuocere alla sua candidatura. L'immagine che accompagnava il post, infatti, rappresentava un corteo di comunisti guidati da Lenin, il quale sventola orgogliosamente una bandiera rossa. Solo pochi giorni fa, Sarracino esultava su Twitter per le candidature di Carlo Cottarelli, Ilaria Cucchi e Aboubakar Soumahoro: “Questa è l’Italia che vogliamo: più giusta, più competente, con più diritti!”.

Oggi, però, Sarracino fa parlare di sé solo per il suo post pro-bolscevichi tanto da indurre la Meloni a chiedersi: "Chissà se Letta rivendicherà anche questo nelle sue interviste alle TV estere, chissà quanto la comunità internazionale apprezzerà un partito che inneggia all’Unione Sovietica - un regime totalitario comunista che ha oppresso per mezzo secolo la libertà dei popoli europei, facendo milioni di morti - mentre, tra l'altro, i carri armati russi entrano in Ucraina con tanto di falce e martello a rivendicare proprio i confini dell'URSS". Quello di Sarracino, però, non è l'unico caso di nostalgia del comunismo.

Sulla pagina Facebook del Pd Lazio, infatti, compare un ricordo di Parlmiro Togliatti, fondatore del Pci, deceduto il 21 agosto 1964. "Veniamo da molto lontano e andiamo molto lontano! Il nostro obiettivo è la creazione nel nostro Paese di una società di liberi e di eguali", si legge nel post dei piddini laziali.

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