"Il padre di Renzi? Niente scuse. E con lui ci vediamo in tribunale"

Gasparri non ci sta e se la prende con il padre del premier che lo aveva contestato. E del figlio dice: "Un poveraccio"

"Il padre di Renzi? Niente scuse. E con lui ci vediamo in tribunale"

Una polemica che invece di placarsi continua a crescere quella tra Maurizio Gasparri e il padre del presidente del Consiglio. Il vicepresidente dei senatori di Forza Italia è tornato oggi a parlare dello scontro, assicurando che con Tiziano Renzi si vedranno in tribunale.

"Non si può pensare che tutto questo sia regolato da una legge intitolata a Gasparri", aveva detto il presidente del Consiglio parlando con Lucia Annunziata a In Mezz'ora. Parole molti simili il giorno prima, in un evento organizzato dal Partito Democratico. Abbastanza per scatenare su twitter Gasparri, noto per fare del social network un utilizzo piuttosto sanguigno.

Non si era limitato a rispondere a Matteo (Renzi), ma aveva tirato in ballo anche Tizinao, chiedendo "in quale loggia massonica di tuo padre ti hanno dettato le presunte norme per scuola e banche". Parole di cui non si pente e lo ha ribadito oggi, chiarendo che "quando uno come il premier ti offende così va scandagliato nella storia personale".

"Una diffamazione", dice Gasparri, che parla di "un tono offensivo e razzista" e accusa il premier anche di un "senso di superiorità culturale" senza nessun fondamento.

È uno che "non ha mai letto un libro in vita sua, ogni tanto finge di comprare libri alla Feltrinelli per farsi riprendere da un tg, ma li compra come si comprano le saponette o la schiuma da barba, li prende così, a caso".

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