Le pagelle di Pier Silvio: "Ok Meloni, no Ius scholae"

L'ad di Mediaset elogia la premier: "Miglior governo d'Europa. Io in campo? Non lo escludo in futuro"

Le pagelle di Pier Silvio: "Ok Meloni, no Ius scholae"
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Governo Meloni promosso, Forza Italia rimandata e Ius Scholae bocciato. E poi dazi, tax credit, comunali di Milano. Pier Silvio Berlusconi è in versione "politico" alla presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset. L'ad di Mfe tiene aperta la porticina a una sua futura discesa in campo: "Ho 56 anni, mio padre è entrato in politica a 58 Oggi non ho nessuna intenzione, ma guardando al futuro non escludo che a un certo momento possa dire perché no? Una sfida completamente nuova! Ma è sciocco parlarne oggi", dice incalzato dai cronisti. È quasi il richiamo a una formidabile congiunzione astrale: il compimento del 58esimo anno (di Pier Silvio) cadrà proprio nell'aprile del 2027, quando mancheranno poco più di 6 mesi al voto. Chissà. Ma questa è materia per i retroscenisti.

Al lancio dei nuovi programmi, con tanti new entry da Tommaso Labate a Federico Rampini, per finire con il raddoppio di Nicola Porro che condurrà una striscia (Dieci minuti) dedicata al fatto del giorno, si parla di politica meno astrale e più concreta.

Il tema caldo è la battaglia di Forza Italia sullo Ius Scholae. Il numero uno di Mediaset boccia l'iniziativa azzurra: "Anzitutto è falso che Tajani abbia proposto lo Ius Scholae su indicazioni mie e di mia sorella Marina. Se metti sulla bilancia se sono più a favore o più contro, mi spiace per Tajani, ma sono più contro perché non è il momento, non mi sembra nelle prime cinque priorità degli italiani. La proposta di legge può essere migliorata ma non è mal formulata, difende dei diritti. E penso che i diritti delle persone vadano difesi sempre e a prescindere, questa è la mentalità liberale che ho imparato ad amare da mio padre". Non c'è alcun caso. Anche perché a stretto giro il vicepremier Tajani conferma: "Siamo in piena sintonia". Pier Silvio Berlusconi si concede una strigliata al partito di Forza Italia: "Tajani è bravissimo, Rita Dalla Chiesa è bravissima, Maurizio Gasparri è bravissimo. Ho detto 3 nomi, vi prego ce ne sono altri mille. Non è un negare ciò che c'è, ma un fatto di apertura e visione del futuro. Un nome che dico potrebbe essere lui nuovo leader assoluto? No. Però ci sono dei nomi che mi piacciono, ma non li dico. Simone Leoni? Ammiro la passione e il suo coraggio. Se non ci fosse Tajani bisognerebbe inventarlo, ma questo non vuol dire che non si possa sempre fare meglio. Bisogna guardare avanti". La tentazione di una discesa in campo è frutto di quell'empatia con la gente: "Alle Cinque Terre mi saltano addosso signore, turisti, tutti mi chiedono una foto, mi baciano, mi fanno complimenti. Le persone dicono che pazienza lasciatelo in pace ma io rispondo che fortuna. Ho la gente mi dimostra affetto".

Promosso il governo Meloni: "Penso che al di là di destra o sinistra oggi il nostro governo sia uno dei migliori in Europa, per non dire oltre. È una questione di concretezza e consapevolezza. Meloni si comporta come è più opportuno per l'Italia. Da un lato c'è propaganda dall'altra tenere caldo il consenso degli elettori. Lei sta facendo il massimo nell'interesse del Paese, e vale anche nel rapporto con Trump e con gli Stati Uniti. Meloni sta facendo il primo ministro. Secondo me sta facendo un lavoro unico: donna, giovane, venuta dal nulla. Ora guida il migliore governo d'Europa: tanto di cappello. La si può pensare uguale o diversamente ma c'è grande serietà, impegno, e patriottismo. Ben venga, il patriottismo". Viene tirato per la giacca anche per le comunali di Milano. L'ad Mediaset esclude una sua candidatura a sindaco e boccia Sala. Un graffio a Renzi: "Ho grandi simpatie ma non ha più peso e mordente, ha perso credibilità elettorale".

Ritorna imprenditore, quando mostra tutti i timori per la guerra sui dazi:

"Mancavano pure i dazi che potrebbero ostacolare il percorso di tutte le aziende. E per chi vive di pubblicità i dazi sono un rischio mica da poco. Ma non si può stare fermi, bisogna guardare avanti con spinta e coraggio".

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