Il partenopeo schivo con la passione per la pallanuoto che sa fare squadra

Ingegnere di Castellammare di Stabia, 52 anni, è stato a lungo in Brasile e Usa

Il partenopeo schivo con la passione per la pallanuoto che sa fare squadra
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Tifoso del Napoli ma anche del Clube Atlético Mineiro, visti gli anni trascorsi in Brasile, amante - ovviamente - della cucina italiana, nuotatore nel tempo libero per scaricare la tensione e un passato da pallanuotista: sposato e padre di due ragazze, molto attento alla riservatezza, Antonio Filosa, nativo di Castellammare di Stabia, nel Napoletano, cresciuto a Ostuni, in Puglia, vive e lavora da tanti anni tra il Sud (durante il mandato come Chief operating officer è stato ultimato lo stabilimento di Pernambuco, in Brasile, uno dei più grandi impianti automobilistici del Paese) e il Nord America, con la Fiat prima (e soprattutto), Fca dopo e ora Stellantis nel cuore. Cinquantatré anni il 17 agosto prossimo, il nuovo ceo del gruppo franco-italo-tedesco-americano con una recente spruzzata di Cina (Leapmotor), risiede nel Michigan, dalle parti di Auburn Hills, non lontano dal quartier generale (ex Chrysler ed ex Fca) di Stellantis Nord America. Detroit, nota da sempre come Motown, la «Città dei motori», è a una mezz'oretta di macchina. Laureato in ingegneria al Politecnico di Milano e conseguito successivamente l'Executive Mba alla Fundação Dom Cabral, in Brasile, Filosa è considerato un profondo conoscitore delle dinamiche industriali, virtù alla quale affianca l'attenzione per la forza lavoro. «Tutti - spiega chi lo conosce - gli riconoscono un forte carisma, l'attenzione a prendersi cura delle persone e a venire incontro alle esigenze delle comunità in cui l'azienda opera. È ben voluto da tutti, un vero leader, un grande professionista. Inoltre, sa ascoltare e si confronta sempre con gli altri. Saputo della nomina, nelle fabbriche brasiliane avrenno sicuramente festeggiato».

Un paragone con il suo predecessore Carlos Tavares, dal quale Filosa raccoglie un'eredità pesantissima, con il sistema produttivo italiano da ricostruire e marchi come Maserati e Lancia da salvare? «Il manager portoghese - la risposta che otteniamo negli ambienti torinesi - aveva due lati: quello benevolo, di padre di famiglia e anche verso chi gli stava vicino; ma anche un'impronta dittatoriale, cioè che non lasciava spazio al confronto con una forte rigidità nel guardare ai numeri». Filosa, a questo punto, si presenta invece, più aperto anche se, ci confidano, «in qualche occasione l'ho visto picchiare i pugni sul tavolo; del resto, fa parte del suo lavoro».

Edoardo Pavesio, presidente del gruppo Sila, multinazionale che produce comandi cambio per auto, con 1.300 dipendenti, 256 dei quali fra Torino, Atessa e Melfi, nonché appartenente alla neonata Vehicle Valley Piemonte, ha avuto contatti con Filosa in Brasile, a Belo Horizonte, già storico polo industriale di Fiat e ora di Stellantis. «Sono contento della sua nomina - commenta l'imprenditore - di lui ho apprezzato leadership, competenza, professionalità e la marcata italianità. Ovunque è andato ha fatto un buon lavoro». «Filosa pone l'accento su solidi rapporti con fornitori e dipendenti, come evidenziato durante una recente riunione del North American Supplier Advisory Council», aggiunge un altro imprenditore.

Da parte sua, il nuovo ceo di Stellantis ha fatto parte del team di manager Fca guidato dall'allora ceo Sergio Marchionne, scomparso nel 2018. In proposito, dal 2016 ha ricoperto l'incarico di responsabile per il gruppo del mercato in Argentina. Chi in quel periodo era nel team del nuovo ceo di Stellantis non ha problemi a confidare che «Antonio faceva parte del gruppo di giovani che il dottor Marchionne stimava».

Bene il periodo in Europa, altrettanto quello nelle Americhe, ecco servito sul piatto di Filosa una sorta di «triplete», visto che dovrà occuparsi a livello globale del business di Stellantis.

Negli Usa, mercato chiave per il business di Stellantis entrato in crisi a causa della gestione Tavares, Filosa, al quale il presidente John Elkann ha affidato la responsabilità nell'ottobre 2024, sta via via ricucendo i rapporti con i concessionari, in difficoltà perché strapieni di scorte, le autorità e il sindacato Uaw. Shawn Fain, presidente dell'organizzazione dei lavoratori automotive, ha riconosciuto, pubblicamente, che il difficile rapporto con Stellantis è migliorato.

Al centro dei passati scontri le questioni contrattuali e i nuovi investimenti nelle fabbriche del Paese.

Filosa, dalle testimonianze raccolte, ha il vento in poppa con il valore aggiunto di essere italiano e di saper ascoltare. Ad attenderlo, ora, la sfida delle sfide.

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