Pass, tamponi e locator. Ecco come viaggiare senza (brutte) sorprese

Sì, viaggiare. Che cosa avrebbe scritto Mogol nella canzone resa celebre da Lucio Battisti se nel 1976, quando fu composta, ci fosse stato il Covid?

Pass, tamponi e locator. Ecco come viaggiare senza (brutte) sorprese

Sì, viaggiare. Che cosa avrebbe scritto Mogol nella canzone resa celebre da Lucio Battisti se nel 1976, quando fu composta, ci fosse stato il Covid? Qui le «buche più dure» sono soprattutto legate alle incertezze delle regole. Cerchiamo di fare chiarezza per non correre il rischio di vederci sbianchettare le vacanze.

1. Ieri alcuni italiani diretti in Grecia sono stati fermati a Malpensa perché, pur vaccinati e con il Green Pass, non avevano il Plf. Che cos'è questo strumento?

Plf sta per Passenger Locator Form. Si tratta di un modulo che consente la localizzazione digitale dei viaggiatori da parte delle autorità sanitarie per poterli contattare velocemente qualora risulti che siano stati esposti al Covid.

2. Una specie di sistema di tracciamento internazionale. Quali informazioni contiene?

Le informazioni richieste sono naturalmente nome e cognome, numero del documento di riconoscimento (carta d'identità o passaporto), recapito telefonico e informazioni sul viaggio (mezzo di trasporto, indirizzo di permanenza, compagni di viaggio, contatto di emergenza). Il modulo deve essere compilato prima dell'ingresso nel Paese in cui si sta viaggiando. Nel caso di un volo, prima del check-in. Ma alcuni Stati, come la Grecia, richiedono che venga compilato entro il giorno che precede la partenza. È per questo che quei viaggiatori italiani sono stati fermati.

3. E come si compila?

Il Plf può essere compilato al sito https://app.euplf.eu/#/, selezionando Paese prescelto e mezzo di trasporto con cui lo si raggiungerà, registrandosi con username e password, indicando un indirizzo email, compilando il form e inviandolo. L'utente riceverà alla mail il Plf in formato Pdf (stampabile ed esibibile in modalità cartacea) oppure come QrCode leggibile in modalità digitale dallo smartphone. Se si visitano più Paesi è meglio compilare un form per ogni nazione in cui si progetta di entrare. Se si viaggia in famiglia si può compilare un unico form, ma quando si torna in Italia ognuno dovrà compilare il suo (salvo i minori che possono essere «caricati» sul form di un adulto).

4. Tutti i Paesi richiedono il Plf?

È nella facoltà del Paese presso il quale uno si reca richiedere questo «form» all'arrivo, ma va detto che le regole variano da Paese a Paese. Per verificare quali restrizioni siano in vigore nel Paese dell'Ue che è meta delle nostre vacanze è buona norma visitare il sito Re-open EU (https://reopen.europa.eu), dove è possibile consultare le regole per i singoli Paesi. Ah, il Plf è richiesto anche al ritorno in Italia.

5. Ma allora il Green Pass di cui tanto si parla a cosa serve?

Il Green Pass resta un documento fondamentale per viaggiare (e per fare tante altre cose). Serve a documentare l'immunità (teorica) del passeggero e può essere scaricato da chi è stato vaccinato (anche solo con una dose ma da almeno 15 giorni), da chi è guarito dal Covid e da chi è risultato negativo a un tampone fatto nelle ultime 48 ore. Secondo le raccomandazioni del Cts al governo, dovrebbe presto essere fornito soltanto a chi ha completato il ciclo vaccinale.

6. Come si scarica il Green Pass?

Ci sono molti modi: dal sito governativo www.dgc.gov.it, dalle app Io e Immuni o dal proprio fascicolo sanitario. Serve uno dei seguenti codici: AUTHCODE (la stringa alfanumerica inviata dal ministero della Salute tramite sms ai vaccinati); CUN (il codice univoco nazionale del tampone molecolare); NRFE (il numero di referto elettronico del tampone antigenico); o NUCG (Numero univoco di guarigione).

7. E quanto vale il Green Pass?

Dipende: 270 giorni dal giorno della seconda dose (o del monodose); fino alla seconda se si è fatta solo la prima; 180 giorni dal momento della guarigione; 48 ore per chi ha fatto il tampone.

8. E per chi viaggia in Italia quali sono le regole?

Quelle in vigore al momento in tutto il Paese.

Il Green Pass potrebbe presto essere obbligatorio per salire su aerei, treni, navi, pullman, ristoranti, bar, locali. E poi c'è da considerare il rischio che presto qualche regione possa tornare in zona gialla, arancione o rossa.

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