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Il piano del governo contro il caro-affitti e per le grandi opere. È scontro politico

Salvini annuncia ai sindacati i progetti per modernizzare il Paese e abbassare i canoni, Polemica su Valditara che accusa i Comuni di sinistra. La ministra Bernini si dissocia

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Mappe dettagliatissime e colorate. Trenta miliardi di strade e ferrovie solo fra Calabria e Sicilia. Ma non c'è solo quello. Matteo Salvini spiazza i suoi interlocutori e annuncia una prima toppa all'emergenza abitativa del Paese: «Ho a cuore il tema degli affitti», perché è quello «degli operai, degli impiegati, degli studenti» che da una città all'altra dormono in tenda per sottolineare una situazione insostenibile. «Nel mio ministero - spiega il titolare delle infrastrutture - ci sarà una divisione ad hoc». Una task force che lavorerà per raggiungere un obiettivo difficile ma irrinunciabile: far sì che il canone mensile non sia una mazzata per i più.

Più di un giornale sottolinea che il dipartimento esiste già, insomma Salvini avrebbe scoperto l'acqua calda, ma lui insiste: «Si andrà avanti su questa strada». Tutto questo nel giorno in cui un altro ministro, quello dell'Istruzione Beppe Valditara, davanti alla protesta dei ragazzi che si infilano nel sacco a pelo per raccontare il proprio disagio, va giù pesante: «Il problema degli affitti tocca le città governate dal centrosinistra». Un'affermazione che provoca un fiume di critiche, a cominciare dal sindaco di Milano Beppe Sala («Credo che il ministro Valditara illumini il Paese rispetto a quello che lui è») ma anche un corto circuito e malumori nel governo. Trapela «irritazione» anche al ministero dell'Università. Il Governo ha già stanziato 400 milioni di euro per nuovi posti letto e 500 per le borse di studio. E il ministro Anna Maria Bernini è decisa a proseguire su questa linea «senza alimentare inutili polemiche» con gli enti locali. Un messaggio fin troppo chiaro al collega.

Insomma, la querelle finisce per oscurare il meeting che Salvini ha con Cgil, Cisl, Uil e Ugl a proposito del piano lanciato per modernizzare il Paese. Uno sforzo colossale da Nord a Sud, ma soprattutto nel Meridione, cominciando dal Ponte sullo Stretto e dall'Alta velocità Salerno-Reggio Calabria. «Se tutto va come deve - spiega Salvini - il Ponte sullo Stretto sarà transitabile nel 2032. Ritengo sia un'opera fondamentale che non solo Calabria e Sicilia ma tutta Europa aspetta da 50 anni». Sempre per il 2032 dovrebbe essere pronta l'alta velocità da Salerno a Reggio Calabria e insomma per quella data l'Italia dovrebbe diventare più corta di prima. «Sommando gli interventi in corso e gli interventi e le manutenzioni fra strade e ferrovie che partiranno quest'anno - prosegue Salvini - siamo già quasi a 50 miliardi di lavori pubblici nel 2023, che è una mole incredibile, di cui vado orgoglioso, perché è anche creazione di posti di lavoro».

Il clima è cordiale e il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri regala al ministro un ponte in miniatura. «Ma è fatto in Cina», sorride Salvini dopo aver aperto la scatola. Si discute di tutto: dal codice degli appalti alla sicurezza nelle fabbriche e nei cantieri. «Non volete bloccare il Paese? Mi conforta», esclama il leader della Lega che interviene sul tema degli affitti sempre più cari e inaccessibili. «Ci sarà al Mit una direzione ad hoc riservata solo all'edilizia», racconta Salvini. Da più parti si fa notare che qualcosa del genere c'è già: è la Direzione generale per l'edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali ed è un'invenzione del Conte II. Il problema è che è a corto di risorse. Ma al quartier generale di Porta Pia insistono: si va verso una riorganizzazione del dicastero. E si punta a disegnare una nuova struttura, dedicata solo all'edilizia e totalmente autonoma.

Intanto su Sky Valditara ha aperto il nuovo fronte: «Il caro affitti per gli studenti universitari è colpa delle amministrazioni di centrosinistra». «La dichiarazione - replica Silvia Reggiani (Pd) - è una presa in giro delle tante persone fuorisede che aspettano risposte. È chiaro che questo governo non ha la benché minima intenzione di fare niente». Altrettanto tranchant il sindaco di Firenze Dario Nardella, che accusa il governo per un «azzeramento del fondo nazionale affitti».

«Non c'è limite alla vergogna».

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