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Di Pietro chiama Grillo: "Io sindaco di Milano, dammi l'appoggio del M5S"

L'ex pm al comico: "Bisogna essere in due per sposarsi". Si sussurra che avrebbe già l’accordo con Casaleggio

Di Pietro chiama Grillo: "Io sindaco di Milano, dammi l'appoggio del M5S"

"Non mi candido tanto per candidarmi". Antonio Di Pietro vuole mettere le mani sul Comune di Milano. "Se ci metto la faccia e parto così presto non è solo per partecipare". E, per avere qualche chance, punta a ottenere il sostegno del Movimento 5 Stelle. Per questo, in una intervista alla Stampa, lancia un appello a Beppe Grillo: "bisogna essere in due per sposarsi".

Il Movimento 5 Stelle, per definizione, non appoggia persone che abbiano già ricoperto un mandato politico. Questo Di Pietro lo sa bene. Però ci prova a ottenere l'imprimatur dal comico genovese. "Non li voglio tirare per la giacca - dice alla Stampa - ma apprezzo che si sia affermato il M5S quando è andato in declino l’Idv. Hanno la stessa ragion d’essere". E spiega: "Sono molto contento che il cittadino abbia potuto sfogare nelle urne la rabbia e la delusione contro un sistema corrotto. Però caro Beppe, non basta limitarsi alla protesta, bisogna passare alla proposta", continua l'ex pm di Mani Pulite che non smentisce né conferma la presenza di Gianroberto Casaleggio tra i suoi assistiti: "I clienti, per definizione, sono riservati".

Nell’intervista alla Stampa, Di Pietro non risparmia critiche al premier Matteo Renzi. "È il più abile venditore di elettrodomestici di questo paese - dichiara - Renzi vende fumo dando per realizzato tutto ciò che è un’aspirazione. Coniuga i verbi solo al futuro». Sul Capo dello Stato Sergio Mattarella, «lo aspetto al varco della prima firma su Italicum.

Se lo firma dopo aver bocciato il porcellum da giudice costituzionale - conclude - allora è tutto fumo e niente arrosto".

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