Attentato a Londra

Politica unita al fianco degli inglesi: "Ma la jihad non si batte coi fiori"

Messaggi di Mattarella e Gentiloni. Renzi: sconfiggiamo l'odio

Politica unita al fianco degli inglesi: "Ma la jihad non si batte coi fiori"

Roma - La solidarietà non ha colori e arriva da ogni dove dopo l'ennesimo attacco all'Europa. E le reazioni, ancora una volta, vanno tutte nella stessa direzione, verso l'esigenza di difendere la nostra libertà.

«L'Italia sarà sempre al fianco del Regno Unito nella lotta contro quanti cercano di stravolgere la convivenza civile delle nostre società libere e inclusive», dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Anche il premier Paolo Gentiloni ribadisce con un tweet l'impegno comune contro il terrorismo. Per il segretario del Pd Matteo Renzi «l'odio contro la vita che porta estremisti islamici a uccidere passanti in un normale sabato sera di una delle capitali del mondo può essere solo combattuto. Non spiegato, non compreso: solo combattuto. Anche con le armi, ove necessario». Morte a Londra, scene di panico a Torino ed un unico comune denominatore: la paura. Esattamente come vuole il fondamentalismo, osserva il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Non dobbiamo abituarci alla paura e alla morte. Dobbiamo reagire con forza, contro chi odia la nostra libertà e vorrebbe cancellare la civiltà europea. Svegliati Europa», scrive su Facebook. Giovanni Toti, presidente della regione Liguria e consigliere politico di Berlusconi, invoca una «reazione comune, decisa ed efficace per difendere le nostre città e la nostra civiltà». «Sconfiggere il terrore e mai piegarci a barbarie», twitta Mara Carfagna. Solidarietà al popolo britannico viene espressa anche da Deborah Bergamini, responsabile comunicazione di Forza Italia, addolorata da quella che definisce «l'ennesima macelleria compiuta a Londra». «Il terrorismo vuole cambiare le nostre vite, dobbiamo combattere per difendere la libertà», twitta Renato Brunetta, capogruppo Fi alla Camera, mentre dallo stesso social il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, usa gli hashtag «sveglia Occidente#stopterrorismo» per esprimere solidarietà agli inglesi. Stefano Parisi, leader di Energie per l'Italia, invita «ad imparare da Israele»: «Il terrorismo non si sconfigge con i fiori», dice. Pugno duro contro il radicalismo islamico viene invocato anche dal segretario della Lega Matteo Salvini: «I buonisti complici stanno preparando i gessetti colorati? Dobbiamo regalare casa e lavoro a tutti? Dobbiamo regalare cittadinanza e diritto di voto? No, la Lega dice no. Controlli a tappeto, pugno duro, galera ed espulsioni sono l'unica risposta». Anche il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, leghista, invoca leggi speciali: «Gli jihadisti li abbiamo in casa. Svegliamoci, perché il terrorismo sta vincendo».

Solidarietà arriva anche dai Cinque Stelle, dalla sindaca di Roma Virginia Raggi e dai capigruppo M5S alla Camera e al Senato: «Bisogna impegnarsi con determinazione per sradicare questa ignobile barbarie», dicono Roberto Fico e Carlo Martelli.

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