
Israele premia Matteo Salvini e la sinistra va in tilt. Tutta. Non avendo altro di meglio a cui pensare i parlamentari "sinistri" (tra una protesta e l'altra) hanno bersagliato il vicepresidente del Consiglio. La sua colpa? Aver accettato il premio Israele-Italia. Un riconoscimento conferito al leader della Lega per la sua "amicizia con Israele". Apriti cielo. Essere "amici" degli israeliani è vietato. Lo sa bene Matteo Salvini che, nonostante le polemiche, ha confermato la sua "scomoda" amicizia, sottolineando che è "troppo facile essere amici quando sei pieno di amici".
Le note stampa di sdegno e disprezzo per il premio ricevuto alla Camera, nella Sala del Cenacolo, hanno intasato le agenzie di stampa e le redazioni dei giornali. Compresa la nostra. "È uno schifo. Ci sono 60mila morti a Gaza, di cui 20mila bambini, siamo di fronte a uno stato criminale e genocida, che compie massacri e deportazioni, e da 70 anni ha messo in piedi un regime di apartheid" ha affermato (con non poco livore) Stefania Ascari, coordinatrice dell'Intergruppo per la pace tra Palestina e Israele, composto da circa ottanta parlamentari.
"Non si possono mettere sullo stesso piano una realtà democratica e una terroristica, che ha come obiettivo la cancellazione dello Stato di Israele" ha detto Salvini durante la cerimonia per il ritiro del premio (creato per la prima volta) dall'Istituto Milton Friedman, dall'Unione delle associazioni Italia-Israele, dal Maccabi World Union, dall'Israel's defend and security Forum e da Alleanza per Israele. "Non c'è alcun dubbio: se c'è una persona che merita di veder riconosciuto il suo sforzo nell'impegno per i legami strategici tra Italia e Israele, quella persona è proprio Matteo Salvini", ha affermato Jonathan Peled, ambasciatore di Tel Aviv a Roma. "L'amicizia di Matteo Salvini è qualcosa che ci onora e di cui gli siamo riconoscenti" ha detto l'ambasciatore. Non ditelo ad Angelo Bonelli che è andato in escandescenza. "È andato in scena qualcosa di orribile ha tuonato Bonelli di Avs una premiazione oscena: già Salvini ha stretto le mani insanguinate di Netanyahu. Cosa deve succedere di più?". Che il plotoncino dei parlamentari "Free Palestine" si mettesse contro la Camera che ha ospitato l'evento. Non solo, i deputati con la kefiah hanno alzato la voce ancora più forte contro Salvini. "Non possiamo restare in silenzio. Il rispetto dei diritti umani non può essere subordinato a logiche geopolitiche o interessi economici. La pace si costruisce con la giustizia, non con i premi per la complicità con un governo criminale" hanno dichiarato. La pace, però, non si costruisce con il dialogo? Per loro no.
Per Nicola Fratoianni "Salvini è stato premiato perché complice di quei criminali di guerra a cui stringe la mano. Un'oscenità!". Intanto il capitano li ignora e va oltre. Festeggia l'ok incassato al Senato su giustizia e sicurezza: "Stiamo mantenendo la parola con gli italiani". Alla faccia dei Free Palestine.