
Mancava all'appello solo Moody's. Con il miglioramento dell'outlook a positivo - deciso venerdì da quella che è storicamente l'agenzia statunitense più severa verso l'Italia con solo un innalzamento di rating nel lontano 2002 tutte le tre grandi agenzie di rating certificano l'attuale percorso virtuoso dei conti pubblici. Mentre S&P si è portata già avanti alzando il rating sovrano lo scorso mese, Moody's come Fitch (che già lo scorso ottobre ha alzato l'outlook) prepara il terreno per una futura revisione al rialzo del merito di credito, che solitamente arriva nell'arco di 12-18 mesi, a patto che il Paese rispetti le previsioni in termini di progresso dei parametri di bilancio. Nell'equazione tra le diverse scale di valutazione, Moody's indica un rating Baa3 sull'Italia di ben due «gradini» sotto quanto indicato da S&P e uno sotto Fitch.
Agenzie di rating «costrette» a ricredersi, così come i mercati, di fronte all'operato del governo Meloni in questi due anni e mezzo. Ad agosto 2022, poco prima delle ultime elezioni politiche, proprio Moody's aveva abbassato le prospettive sull'Italia a negative paventando una bocciatura a «junk» (spazzatura). Un cambio di atteggiamento giustificato dalla moderazione fiscale portata avanti dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che ha portato l'Italia a segnare nuovamente un avanzo primario con il rapporto deficit/Pil diminuito dal 7,2% al 3,4% e il prossimo anno dovrebbe scendere sotto la soglia del 3% per la prima volta dalla pandemia. Relativamente al debito italiano, Moody's lo vede iniziare un graduale percorso discendente a partire dal 2028.
Da Palazzo Chigi si sottolinea come quello di Moody's sia un riconoscimento del lavoro «serio e responsabile portato avanti per salvaguardare i conti pubblici, sostenere la crescita ed attrarre investimenti».
«Premiata la resilienza del sistema economico italiano, sostenuto da un mercato del lavoro robusto, famiglie e imprese con bilanci solidi e sistema bancario in salute», ha affermato ieri il ministro degli Affari Europei Tommaso Foti, intervenuto ieri al Festival dell'economia di Trento. «Grazie alle politiche economiche di questa maggioranza e al lavoro del ministro Giorgetti, il nostro Paese riceve un importante riconoscimento», gli fa eco il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon.
Domani atteso un primo riscontro post Moody's con riflettori sulla possibile nuova contrazione dello spread Btp-Bund, recentemente attestatosi sotto i 100 punti base, una rarità per l'Italia (negli ultimi tre lustri è successo solo nel 2014-2015 e nel 2021. Martedì invece parte la nuova emissione del Btp Italia, ossia il titolo di Stato indicizzati all'inflazione che prevede come di consueto una prima fase (fino a giovedì 29) dedicata solo ai retail. Negli anni il Btp Italia ha visto crescere la quota dei piccoli investitori fino al picco dell'86% nell'ultimo collocamento di marzo 2023. Il titolo avrà durata settennale e prevede un premio fedeltà finale extra pari all'1% per coloro che lo acquistano all'emissione e lo detengono fino a scadenza, mentre l'entità della cedola minima garantita sarà resa nota domani dal Tesoro. A differenza dei classici Btp legati all'inflazione europea, il Btp Italia è legato all'inflazione tricolore (indice Foi ex-tabacco) e offre la protezione in caso di deflazione. «Sebbene le aspettative d'inflazione italiana siano piuttosto ottimiste, con un'inflazione media da oggi al 2032 attesa all'1,34%, il contesto macroeconomico (stimoli fiscali europei) e geopolitico (deglobalizzazione) rende particolarmente interessanti le obbligazioni legate all'inflazione, soprattutto in ottica di diversificazione dei portafogli obbligazionari», argomenta Luca Rescigno, responsabile Advisory Clientela Istituzionale di Finint Private Bank.
«L'emissione è ben posizionata per attrarre una solida domanda retail, sostenuta dal premio fedeltà e da un contesto macro favorevole e i recenti upgrade da parte delle agenzie di rating e il lancio di emissioni sovranazionali per finanziare settori strategici», spiega a il Giornale Althea Spinozzi, director, product specialist - liquid credit strategies di Capital Four.
Essendo il Btp Italia un'esposizione direzionale sull'inflazione domestica e sulla traiettoria della politica monetaria, l'esperta ricorda che il suo profilo rischio/rendimento può diventare meno interessante nel caso si consolidi uno scenario di disinflazione e tagli dei tassi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.