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La Russa, le Br, il silenzio della sinistra. "Qualcuno rinfocola il clima d'odio"

Venerdì è comparsa una scritta in una sede di Fratelli d’Italia contro il neo presidente del Senato, con tanto di stella a 5 punte. Ma la sinistra resta in silenzio

La Russa, le Br, il silenzio della sinistra. "Qualcuno rinfocola il clima d'odio"

Come già riscontrato nel corso della campagna elettorale, il clima d’odio è in grado di generare reazioni scomposte. L’elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato ha scatenato la stizza della sinistra: il ritorno del presunto allarme democratico e accuse di ogni tipo. Ma venerdì sono arrivate le minacce: sulla saracinesca della sede di Fratelli d'Italia alla Garbatella, a Roma, è apparsa una scritta contro l’esponente di FdI. “I. La Russa Garbatella ti schifa”, con tanto di stella a cinque punte che fu delle Brigate Rosse. L’ennesimo atto di violenza.

La condanna del centrodestra

“Le prime parole di Ignazio La Russa come Presidente del Senato sono state quelle di un uomo che conosce bene il peso delle Istituzioni e che farà di tutto per rappresentare con imparzialità e autorevolezza la seconda carica dello Stato”, ha esordito la leader di Fratelli d’Italia in un lungo post su Instagram. La Meloni ha poi messo nel mirino gli esponenti politici che hanno“reso un bersaglio il neo titolare di Palazzo Madama “come persona e per le sue idee”, rinfocolando un clima di odio “già ben alimentato durante una campagna elettorale costruita sulla demonizzazione dell’avversario politico”.

Minacce a La Russa

La premier in pectore ha condannato senza mezzi termini il riferimento alle Brigate Rosse, legato “ad anni drammatici che non vogliamo vivere” e ha promesso che l’impegno del futuro governo di centrodestra sarà quello di unire la nazione. “Spero che il senso di responsabilità della politica prevalga sull’odio ideologico, perché l’Italia e gli italiani devono tornare a correre, insieme”.

Il silenzio della sinistra

La Meloni e molti altri esponenti di centrodestra hanno espresso solidarietà e vicinanza a La Russa. "La sinistra non si rassegna e attacca con violenza la seconda e la terza carica dello Stato, appena democraticamente elette", il commento del leader leghista Matteo Salvini: "Un clima di odio che va avanti da mesi e che continua a produrre attacchi fisici, minacce e insulti, in un momento in cui servirebbero unità e serenità, in Italia e nel mondo. La Lega e il centrodestra risponderanno col sorriso e col lavoro a questi violenti attacchi, e sono sicuro che anche fra Giorgia e Silvio tornerà quell’armonia che sarà fondamentale per governare, bene e insieme, per i prossimi cinque anni".

La presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini ha ribadito che le gravi minacce rivolte al politico siciliano “sono molto preoccupanti e non vanno in alcun modo sottovalutate”. Galeazzo Bignami (FdI) ha rimarcato che non si tratta del primo riferimento alle Br: “Sono episodi che riportano alla memoria gli Anni di Piombo e un clima d'odio del quale l'Italia, tanto più in un momento difficile come questo, non ha davvero bisogno”. C’è un dettaglio che non è passato inosservato: ancora nessuna condanna da parte della sinistra.

“Possibile che a sinistra nessuno abbia qualcosa da dire? Per Letta, Orlando, Gualtieri è tutto normale? Le istituzioni non hanno colore politico ma evidentemente per la sinistra queste si difendono solo se alla guida ci sono loro”, il j’accuse di Tommaso Foti.

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