Cronaca internazionale

Razzisti a corte Carlo e Kate fecero battute contro "Archie"

Sono quelli di re Carlo III e della principessa Kate i nomi dei due membri della Royal Family britannica rivelati nella sola edizione olandese del controverso libro Endgame di Omid Scobie

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Sono quelli di re Carlo III e della principessa Kate i nomi dei due membri della Royal Family britannica rivelati nella sola edizione olandese del controverso libro Endgame di Omid Scobie, biografo e amico di Harry e Meghan, in quanto protagonisti dei commenti inappropriati seppure non intenzionalmente razzisti fatti sul colore della pelle di Archie, primogenito dei Sussex, prima della sua nascita. È quanto emerge dagli estratti dell'opera pubblicati dal giornalista olandese Rick Evers sul suo profilo X nonostante la decisione dell'editore Xander di ritirare le copie dalle librerie dei Paesi Bassi per «un errore di traduzione». Nei passaggi sotto accusa, non presenti nella versione originale del libro scritta in inglese, si fa riferimento al sovrano indicandolo come la persona che quando era ancora erede al trono discusse in quei termini inopportuni di suo nipote prima della nascita, mentre Kate era presente durante la conversazione e avrebbe rilanciato i commenti in altra sede. Il caso era stato sollevato da Harry e Meghan nel 2021 durante la loro controversa intervista concessa alla celebre anchorwoman afroamericana Oprah Winfrey negli Usa dopo il traumatico strappo dalla famiglia reale seguito alla decisione dei due di trasferirsi nel 2020 in California.

Secondo i media britannici, in uno scambio di lettere avvenuto nei mesi scorsi tra Meghan e Carlo III si era parlato del razzismo a corte ed era stato fatto il nome del membro di casa Windsor al centro dell'episodio - quindi del sovrano - ma entrambi avevano convenuto sul fatto che dietro quelle parole non vi fosse un'intenzione razzista.

Quando uscirono le indiscrezioni, Carlo si affrettò a far smentire le voci che gli attribuivano l'infelice uscita. E William, affrontando la questione con i giornalisti che lo seguivano (caso unico perché i Windsor non si fermano a parlare con i reporter...

) assicurò che «la famiglia non è affatto razzista».

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