
Dietro ogni grande decisione ministeriale si cela spesso il lavoro invisibile di esperti e dirigenti che, pur rimanendo nell'ombra della politica di primo piano, costituiscono l'autentico motore strategico dell'azione di governo. È proprio questa la filosofia che guida la ministra tedesca dell'Economia Katherina Reiche nella sua ambiziosa riorganizzazione del dicastero: una vera e propria rivoluzione silenziosa che ha portato alla sostituzione di otto dei dieci capi dipartimento e alla creazione di un esclusivo circolo di consiglieri economici. L'obiettivo dichiarato è quello di riportare il ministero sui binari dell'economia sociale di mercato tracciati da Ludwig Erhard, il padre del boom economico del dopoguerra, attraverso un approccio liberale e orientato ai principi dell'ordinamento economico.
Il tassello più significativo è rappresentato dalla nomina di Thomas Steffen come nuovo sottosegretario di Stato. Il sessantaquattrenne dirigente, con decenni di esperienza nei ministeri federali e particolare competenza nel contesto europeo, guida le politiche europee, economiche, estere, dell'innovazione e delle piccole e medie imprese. La sua carriera è iniziata proprio nel dipartimento industriale del ministero dell'Economia, proseguendo con una lunga collaborazione accanto a Wolfgang Schäuble.
Il predecessore Bernhard Kluttig non abbandona completamente la struttura, assumendo la direzione del dipartimento Stabilizzazione economica e sicurezza energetica. Reiche ha inoltre ricostituito un dipartimento direttivo, affidandolo a Yvonne Schreiber, ex capo dell'ufficio di un'ex ministro Cdu, Peter Altmaier, che si occuperà di coordinamento politico e comunicazione.
Ulteriore elemento della riorganizzazione è la nomina di Ralph Böhme alla guida del dipartimento di politica economica estera, proveniente dalla Cancelleria federale. Rimane incerto il destino di Elga Bartsch, attuale capo del dipartimento Politica economica, figura apartitica (proveniva da Blackrock) voluta da Robert Habeck, che ha collaborato con l'Istituto Ifo su una perizia favorevole ai principi dell'economia sociale di mercato. Il ministro intende rafforzare il ruolo di questo dipartimento, creato dall'economista Alfred Müller-Armack sotto Erhard, affinché assuma nuovamente un ruolo centrale. L'elemento più innovativo della strategia di Reiche è però la creazione di un gruppo di consulenti economici che dovrebbe affiancare il ministro su questioni immediate e strutturali. Il nucleo dovrebbe essere composto da tre economisti di chiara fama: Veronika Grimm, Justus Haucap e Volker Wieland, tutti accomunati da una visione liberale dell'economia.
Grimm, professoressa di sistemi energetici presso l'Università Tecnica di Norimberga e membro del Consiglio degli esperti economici, porta competenze cruciali nel settore energetico. Haucap, direttore del Düsseldorf Institute for Competition Economics, è riconosciuto come principale esperto di politiche della concorrenza.
Wieland, ex membro del Consiglio dei saggi economici e amministratore dell'Institute for Monetary and Financial Stability di Francoforte, rappresenta una voce autorevole in materia di politica monetaria. Una boccata d'ossigeno liberista per un paese che ha assoluta necessità di affrancarsi da anni di velato dirigismo.