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Salvini ha fretta sul commissario. E sulle riforme salva il Quirinale

"Io mi occupo di strade e ferrovie e non partecipo al toto nomi e al toto nomine"

Salvini ha fretta sul commissario. E sulle riforme salva il Quirinale

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«Io mi occupo di strade e ferrovie e non partecipo al toto nomi e al toto nomine». Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, nel corso di un incontro in Prefettura a Bologna con il presidente di Regione, Stefano Bonaccini, si smarca dalle polemiche che ruotano attorno alla scelta del prossimo commissario alla ricostruzione delle zone colpite dall'alluvione.

«La scelta che il presidente farà dice riferendosi a Giorgia Meloni - ha tutto il mio sostegno, qualunque sia la sua scelta», chiarisce Salvini spiegando di non avere né simpatie né antipatie e, quindi, tale scelta sarà «tecnica e non condizionata da valutazioni politiche». Per quanto riguarda l'ipotesi che venga nominato il generale Francesco Paolo Figliuolo, il vicepremier non si sbilancia: «Lo conosco e lo stimo per il lavoro fatto per l'emergenza Covid, ma in questi giorni ho letto tanti nomi». Fonti del Carroccio fanno trapelare l'importanza che il commissario «venga scelto in fretta» e confermano che il nome «per noi dicono - è totalmente indifferente». Lo stesso Salvini ha sottolineato: «Anche se arrivasse Gesù Bambino non è che risolverebbe i problemi in una settimana. Non è che ci sia un commissario con poteri salvifici». E ha ribadito: «Già oggi siamo in grado di poter lavorare, non ci sono bacchette magiche...». Salvini, poi, non è entrato nel merito delle critiche che alcuni esponenti locali della Lega hanno rivolto al governatore per le mancate opere contro il dissesto idrogeologico: «Il dibattito territoriale è certamente libero, sono un autonomista, però per quello che riguarda il mio ruolo da ministro, sia in situazioni di normalità che in situazione di emergenza, lavoro con tutti i sindaci e gli amministratori locali».

Intanto, Bonaccini, in qualità di commissario delegato per l'emergenza, ha potuto approvare il primo stralcio del piano di interventi urgenti da 10 milioni, stanziati dal Consiglio dei ministri. Di questi, 3,1 milioni serviranno agli Enti locali per le attività di soccorso e assistenza alla popolazione, mentre 3 saranno destinati per i primi contributi di autonoma sistemazione agli sfollati e 1,2 milioni andranno alla Protezione Civile. Altri 2,7 milioni sono rivolti agli interventi di somma urgenza, realizzati sui corsi d'acqua dopo la prima alluvione avvenuto all'inizio del mese di maggio. I Comuni colpiti possono già chiedere all'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile l'anticipo del 50% dei costi sostenuti, nell'attesa di una più complessiva ricognizione delle spese sostenute e dei danni. Salvini, invece, nel corso della conferenza stampa bolognese, dopo aver ringraziato le donne gli uomini di Rfi e Anas, ha annunciato che la riapertura delle infrastrutture ferroviarie è stata anticipata rispetto alla data del 2 giugno. «Domani (ossia oggi, ndr) riapre interamente la linea ferroviaria Bologna-Rimini» e contestualmente viene ripristinata anche la linea ferroviaria adriatica, mentre «martedì 30 maggio ha detto Salvini - riapre la linea Ferrara Bologna Rimini». Per la prossima settimana, invece, è prevista la riapertura del traffico merci in direzione del porto di Ravenna, mentre le altre tratte ferroviarie e le strade statali ancora interrotte riapriranno perlopiù entro metà giugno.

Salvini, poi, nel tardo pomeriggio di ieri, è intervenuto al Festival dell'economia di Trento dove interpellato, invece, sul tema delle riforme costituzionali, il leader della Lega ha ribadito che presidenzialismo e Autonomia «sono in perfetto connubio» in quanto è necessario «dare agli italiani la possibilità di scegliere un governo forte e stabile e nel contempo attuare quanto la Costituzione già prevede e quindi delegare alle Regioni che volessero alcune competenze».

E ha concluso: «Io non toccherei il ruolo del presidente della Repubblica e darei ai cittadini italiani la possibilità di indicare direttamente una maggioranza e colui o colei che guideranno questa maggioranza prevedendo che non possano esserci ribaltoni politici nell'ambito della stessa legislatura».

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