Salvini: "Rivedere il reddito di cittadinanza". E Conte reagisce così...

Vivace siparietto al Meeting di Rimini. Giuseppe Conte si sbraccia non appena sente Matteo Salvini parlare di modifica del reddito di cittadinanza

Salvini: "Rivedere il reddito di cittadinanza". E Conte reagisce così...

"Mi sembra che oggi sia nata un maggioranza per rivedere il reddito di cittadinanza". Queste le parole di Matteo Salvini, pronunciate ieri al meeting di Rimini, che hanno provocato una vivace reazione di Giuseppe Conte.

Il neo leader del M5S ha platealmente agitato le braccia in segno di dissenso nei confronti di Salvini, per far intendere che il reddito di cittadinanza non si tocca. Il sussidio, voluto fortemente dai grillini nel Conte 1, è da settimane nel mirino sia di Italia Viva sia della Lega. “Tornassi indietro non lo rivoterei. Mea culpa. Disincentiva al lavoro, alla passione e alla fatica", ha detto ieri Salvini. Per il leader del Carroccio, il reddito di cittadinanza "è una legge che si è dimostrata nei fatti, inidonea" e che "sta creando solo lavoro nero e disoccupazione". Parole non dissimili da quelle già usate dall'altro Matteo, ossia da Renzi, il quale, attirandosi non poche critiche, aveva detto: “Le persone devono soffrire, rischiare, provare, correre”. A Salvini, sempre ieri dal palco del meeting, ha replicato lo stesso Conte affermando che:"Il reddito di cittadinanza è una riforma complessa, l’abbiamo introdotto per la prima volta, ma nessuno vuole persone abili al lavoro in poltrona". "L’Italia -ha ricordato l’ex premier- è uno degli ultimi paesi ad aver introdotto, secondo i dati Ocse, un sistema di protezione sociale. Non possiamo dimenticare che ci sono persone che vivono nella povertà più assoluta, e questo non ci può lasciare indifferenti. Si chiama inclusione sociale, e non mi pare che questo sia nell’orizzonte concettuale o valoriale di altri che hanno parlato prima di me”. Conte ha, infine, aggiunto: "Dobbiamo lavorarci e affinarlo, noi stessi abbiamo presentato delle proposte perché vogliamo contrastare gli abusi e favorire le politiche attive".

Oggi, invece, si è aperto un nuovo fronte nel duello tra Salvini e Conte, stavolta sull'Afghanistan. "È sconfortante che una forza di governo che esprime il ministro degli Esteri, che spero prenda le distanze dallo sproloquio di Conte, parli di un probabile dialogo con i terroristi talebani", ha detto il leader della Lega a proposito della richiesta avanzata dall'ex premier e leader pentastellato, di aprire un dialogo con i talebani.

"Parlare di dialogo con i terroristi islamici è una cosa che fa male soprattutto alle donne e ai bambini di quel paese - ha chiosato Salvini -, oltre che a rednere vergogna per il nostro Paese. Noi dialoghiamo con i governi, con chi rispetta i diritti umani e le donne. Con questi minus retrogradi non voglio avere nulla a che fare e spero che Di Maio smentisca quello che il suo capo Conte ha detto".

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